Natuzzi, nessun accordo per proroga cigs e solidarietà
BARI/ROMA (Reuters) - Ad un anno dall'accordo con governo e sindacati sulla cassa integrazione straordinaria per 1.500 dipendenti che scongiurasse 1.700 esuberi, la situazione di Natuzzi, azienda dei divani pugliese quotata a New York, resta grave in Italia. Secondo quanto riferito dai sindacati, la riunione di ieri sera al ministero dello Sviluppo economico si è risolta con un nulla di fatto, alla vigilia della scadenza della cigs. Nessun accordo con il governo per una ulteriore proroga degli ammortizzatori e nessuna intesa con il sindacato sui contratti di solidarietà che le organizzazioni dei lavoratori erano disposte ad accettare, a fronte di garanzie sul rientro della produzione romena destinata a realizzare oltre 100 mila sedute. Secondo Giampiero Castano, responsabile dell'Unità Gestione Vertenze del ministero dello Sviluppo economico, l'accordo non si è firmato per l'ostilità del sindacato alla riduzione dei salari, ma il governo non lascerà i lavoratori senza copertura. "Il sindacato non ha avuto dai lavoratori il mandato ad accettare la riduzione del costo del lavoro. I lavoratori non vogliono che si tocchi il salario, per questo non si è firmato l'accordo", ha detto Castano. Nei primi sei mesi del 2014 Natuzzi ha registrato un calo del fatturato del 6,1% e perdite di 24,5 milioni (+11,6%). Si tratta del settimo anno consecutivo di perdite che ammontano complessivamente a 270 milioni. L'accordo di ottobre 2013 prevedeva che dei 1.500 lavoratori in cassa, 600 sarebbero andati in mobilità volontaria, 500 (700 dal 2018) avrebbero dovuto lavorare nella newco e 150 circa sarebbero stati assunti in un'altra newco per realizzare complementi d'arredo grazie ai fondi per circa 100 milioni previsti dall'accordo di programma per Basilicata e Puglia. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia