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Non mollare i bancari proprio ora: i titoli suggeriti per il buy

A Piazza Affari la prima seduta della nuova settimana si è conclusa con il segno più per i titoli del settore bancario. L'unica eccezione negativa è stata quella di Banco BPM che ha ceduto lo 0,97%, mentre Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) si è fermato sulla parità e poco sopra Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) , con un frazionale rialzo dello 0,07%. Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) ha portato a casa lo 0,22%, mentre è andata decisamente meglio a Bper Banca e Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che si sono apprezzati rispettivamente dell'1,68% e del 4,33%.

Morgan Stanley (Xetra: 885836 - notizie) punta ancora sui bancari

Le quotazioni raggiunte da alcuni titoli del settore bancario dopo la corsa delle ultime settimane potrebbe indurre più di qualcuno a portare a casa i profitti realizzati e al contempo scoraggiare nuovi acquirenti, ma entrambe le scelte potrebbero rivelarsi sbagliate, stando alle indicazioni degli analisti.

Di (KSE: 003160.KS - notizie) recente Morgan Stanley ha confermato la sua raccomandazione "overweight" sul settore bancario a livello europeo, ritenendo che sia uno dei pochi comparto ad offrire dei margini di upside sia sulla base della redditività che della valutazione.

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Banche UE da preferire a quelle Usa: meglio italiane o spagnole?

La banca americana crede che le valutazioni relative dei bancari possano salire di oltre il 10%, convinta altresì che il consensus sull'utile per azione sia troppo basso.
A puntare sui bancari europei sono anche i colleghi di Rbc che li considerano più convenienti rispetto a quelli americani sulla base del multiplo prezzo-utili.

Gli esperti preferiscono le banche spagnole a quelle italiane, mentre un'indicazione di segno del tutto opposto arriva da Societè Generale che proprio oggi ha fatto sapere di preferire le seconde alle prime.
L'idea è che gli istituti di credito iberici abbiano completato la loro ristrutturazione e il conseguente re-rating, mentre quelli italiani sono rimasti indietro in termini di valutazione, scambiando con uno sconto di circa il 30%.

Bper Banca e Ubi Banca sono una buona scommessa

Tra i titoli del settore bancario a Piazza Affari gli analisti di Societè Generale puntano in particolare su Bper Banca, sul quale è stata avviata la copertura con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 6 euro. L'istituto elvetico ritiene che il derisking in vista dovrebbe migliorare la redditività, senza dimenticare che il titolo tratta a sconto rispetto al comparto di riferimento.

Societè Generale scommette anche su Ubi Banca, per il quale proprio oggi il giudizio è stato migliorato da "hold" a "buy", con un target price alzato da 4 a 5,6 euro. Gli analisti si aspettano che i trend operativi del gruppo migliorino durante il prossimo anno.

Equita SIM punta su Banco BPM

Tra le Popolari indicazioni positive per Banco BPM arrivano da Equita SIM che non più tardi di venerdì scorso ha ribadito il rating "buy" sul titolo, con un fair value a 4,2 euro. Una conferma che giunge dopo l'accordo raggiunto da Banco BPM con Avia sui termini dell'esercizio della put option sul 50% della joint-venture di bancassurance a condizioni leggermente più sfavorevoli del previsto.

Le strategie suggerite per Unicredit e Intesa Sanpaolo

Quanto invece ai due big del settore bancario, Equita SIM invita ad acquistare Unicredit con un prezzo obiettivo a 20,7 euro. Gli analisti riferiscono che in un loro recente incontro con il management del gruppo, quest'ultimo ha confermato di proseguire nell'implementazione del piano su base stand-alone.
Secondo la SIM milanese dal punto di vista del capitale la sensazione è che Unicredit sia leggermente in anticipo sui target del business plan.

A puntare sul titolo è anche Mediobanca che oggi lo ha confermato nel suo portafoglio long del comparto bancario-assicurativo, con una raccomandazione "outperform" e un target price a 22 euro. Gli analisti credono che i buoni risultati consegnati da Unicredit e i miglioramenti della governance siano segni tangibili della capacità della banca di completare il piano industriale al 2019.

Ben più severo il giudizio su Mediobanca su Intesa Sanpaolo che viene inserito tra i titoli short, ritenendo che il mercato sia in attesa del nuovo business plan prima di esporsi sul titolo.

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