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Nuovi ritrovamenti nella Georgia preistorica

Un nuovo ritrovamento di ominidi è stato rinvenuto a Dmanisi in Georgia, risalente a 1,8 milioni di anni fa. Non lontano, tra il 1999 e il 2001, sono stati ritrovati i resti della prima specie di europeo, l'Homo georgicus, un ominide tra l'Homo habilis e l'Homo erectus.

Si tratta dei più antichi siti di ominidi mai trovati fuori dall'Africa. Oltre alle ossa degli uomini preistorici, sono stati ritrovati strumenti in pietra e resti di animali fossili.

Dmanisi rappresenta una capsula del tempo di 1,8 milioni di anni fa. È una regione vulcanica, per cui le ossa preistoriche si conservano bene ed è possibile datarle con precisione.

Davit Lortqipanidze
direttore del museo nazionale della Georgia

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L'attuale direttore del museo nazionale della Georgia faceva parte del gruppo di studiosi che nel 1999 ha portato alla luce un cranio fossile e una mandibola a Dmanisi. Gli studiosi pensarono dapprima che la mandibola e il cranio appartenessero all'Homo ergaster, ma le differenti dimensioni li portarono ad attribuirli ad una nuova specie, definita appunto Homo georgicus. Nel 2001 fu scoperto un intero scheletro.

La nuova scoperta è situata nel villaggio di Orozmani ed è la conferma che la regione del Caucaso meridionale è stata densamente abitata da uomini primitivi emigrati dalla Africa verso l'Europa e l'Asia. Gli scavi sono ancora in corso e coinvolgono studiosi locali e americani, nonché studenti.

"Il sito è molto interessante - dice Daniel Hodges, uno studente che collabora agli scavi - Ci sono scheletri dappertutto, come animali preistorici, animali molto grandi. È davvero interessante. Forse ho scoperto anche io qualcosa qui...".

Il nuovo sito nel villaggio di Orozmani darà agli studiosi altri spunti interessanti per capire l'evoluzione della specie umana.