Orrore in Messico, trovati in un pozzo 44 cadaveri smembrati
Lo hanno già ribattezzato “el pozo de los horrores” (il pozzo degli orrori) ma si tratta a tutti gli effetti di una fossa comune, profonda almeno 20 metri. Al suo interno le autorità messicane hanno trovato decine di corpi, fatti a pezzi.
La scoperta è stata fatta il 3 settembre scorso ma gli scavi si sono conclusi soltanto oggi. Le autorità dello Stato di Jalisco hanno trovato i cadaveri smembrati in un pozzo del comune di Zapopan, alle porte di Guadalajara (sudovest del Messico). I resti umani potrebbero appartenere addirittura a centinaia di cadaveri perché, prima di essere sotterrati, i corpi sono stati fatti a pezzi ma finora le autorità ne hanno ricomposti soltanto 44.
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Le parti rinvenute sono state messe in 119 sacchi neri per i rifiuti, molti dei quali non sono stati ancora aperti. L’Istituto di scienze forensi di Jalisco ha affermato che il numero dei corpi è destinato a salire e che finora nessun cadavere è stato identificato. Nei sacchi “sono stati trovati torsi, teste, arti e altri resti umani”, ha detto il coordinatore del Gabinetto per la Sicurezza dello Stato, Macedonio Tamez Guajardo. Per l’identificazione ci vorranno mesi poiché si dovrà lavorare sul Dna dei resti.
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Secondo l’organizzazione Famiglie unite per i nostri scomparsi di Jalisco (Fundej), si tratta della più grande fossa comune mai scoperta in Messico. La guerra tra bande rivali del narcotraffico si fa sempre più feroce.