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Pantaloni stretti per Cover 50

Per il mercato finanziario italiano il 2017 si sta caratterizzando per il rinnovato interesse da parte degli investitori nei confronti delle PMI quotate.

Un’attenzione che deriva in particolare anche alla legge che ha istituito i PIR (Piani Individuali di Risparmio) che hanno reso conveniente dal punto di vista fiscale l’investimento in PMI quotate.

Cover 50 è una società torinese attiva nel settore dei pantaloni di alta gamma, conosciuti con il marchio PT, Pantaloni Torino, quotata sul mercato AIM dal 2015.

Il mercato di riferimento è globale, con una forte quota di esportazione che supera il 50% delle vendite.

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Breakdown geografico ricavi consolidati

Fonte: Elaborazione ADB su dati societari – dati €/000

Oltre all’Italia, si registra quindi una buona presenza sui mercati europei e sul Giappone. La prossima sfida internazionale del Gruppo Cover è indirizzata al mercato statunitense.

I dati finanziari registrano un buon livello di marginalità reddituale sui dati economici e un’eccellente struttura patrimoniale, caratterizzata da assenza di debito finanziario, forte liquidità e solido patrimonio netto.

Dati Finanziari

Fonte: Elaborazione ADB su dati societari – dati €/000 - I dati del 2016 incorporano il consolidamento di PT Usa

Cover 50

Fonte: FIDA

L’analisi grafica del titolo evidenzia un lungo periodo di trend ribassista, con una discesa caratterizzata anche da bassi volumi. Un trend che ha determinato una forte perdita di valore rispetto ai valori di IPO. Il tutto, però, in totale assenza di notizie negative.

La ripresa dei volumi degli scambi ha avuto un sicuro effetto benefico, con le quotazioni del titolo che hanno trovato la forza di violare la trendline ribassista, che ha delineato la tendenza nei 2 anni successivi alla quotazione, favorendo un rimbalzo verso i 14 euro, area di resistenza corrispondente alla fase di distribuzione registrata tra febbraio e aprile del 2016.

Il mancato superamento della resistenza ha determinato un successivo pull-back, ancora caratterizzato da bassi volumi, verso il supporto statico degli 11 euro.

Operativamente il cedimento degli 11 euro sarebbe da intendere come un segnale di debolezza che avrebbe nell’area statica e psicologica dei 10 euro il successivo livello di supporto. Per le strategie long si registra un pivot high a 11,70 con proiezione a 12,80 euro ed un pivot high di medio termine a 13,70 con proiezione all’area dei 16 euro.

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