Parlamento Ue, Napolitano chiede fine austerity, leghisti contestano

ROMA (Reuters) - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha chiesto oggi, parlando al Parlamento europeo, la fine delle politiche di austerità "ad ogni costo" che sono state sinora "la risposta prevalente alla crisi dell'area euro". Nel corso del suo intervento a Strasburgo - interrotto da alcuni eurodeputati leghisti con striscioni anti-euro, fischiati dal resto dell'aula - il capo dello Stato ha ribadito la necessità che il disegno europeo vada avanti, nonostante le difficoltà e gli atteggiamenti "liquidatori" di alcuni movimenti antieuropeisti. "La costruzione europea ha ormai fondamenta talmente profonde che si è creata una compenetrazione tra le nostre società, le nostre istituzioni, i nostri cittadini, i giovani dei nostri Paesi e nulla, nulla può farci tornare indietro", ha detto Napolitano, invitando ad una maggiore coesione politica e ad una leadership europea. "C'è vacua propaganda e scarsa credibilità nel discorso di quanti hanno assunto atteggiamenti liquidatori verso quel che abbiamo edificato nei decenni scorsi", ha detto il presidente della Repubblica. Napolitano ha lamentato anche la mancanza da parte di alcuni leader Ue di "vista lunga" per "insufficiente consapevolezza del declino che minaccia l'Europa", ammonendo che le prossime elezioni europee saranno "come un momento di verità da affrontare fino in fondo" anche perché sono "evidenti le ragioni del disincanto" dei cittadini per il "peggioramento delle condizioni di vita". C'è bisogno, ha sottolineato ancora, "di una svolta capace di condurre al rilancio della crescita e dell'occupazione, non regge più una politica di austerità ad ogni costo". Le elezioni europee si terranno il 25 maggio prossimo. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia