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Pensioni, Boeri su una tantum pensioni: priorità sono poveri

Un anziano senzatetto nel centro di Milano. REUTERS/Max Rossi (Reuters)

ROMA (Reuters) - La priorità oggi in Italia è la povertà, ancora prima dell'aumento delle pensioni per tutti, secondo il presidente dell'Inps Tito Boeri, che ha parlato il giorno dopo la decisione del governo di rimborsare una tantum le pensioni medio-basse in ottemperanza alla sentenza della Corte Costituzionale sull'indicizzazione. "Penso che la priorità oggi in Italia sia quella di adottare misure di contrasto alla povertà che è cresciuta di un terzo... Se il governo avesse impiegato i 18 miliardi, che sono il costo della sentenza della Consulta, per aumentare le pensioni è chiaro che la possibilità di adottare oggi misure per la povertà sarebbe stato molto più difficile", ha detto Boeri intervenendo a una tavola rotonda della Cgil. Ieri l'esecutivo ha annunciato che, a seguito della sentenza della Consulta che ha bollato come incostituzionale il mancato adeguamento all'inflazione nel 2012 e 2013 delle pensioni superiori a tre volte il minimo (circa 1.400 euro), dal 1 agosto ci saranno risarcimenti una tantum per 3,7 milioni di persone con un esborso di 2,18 miliardi di euro. In Italia, ha proseguito l'economista, "più delle disuguaglianze è aumentata la povertà. Per i poveri il reddito si è ridotto del 30%, per la parte più ricca del 5% cosi come per il ceto medio. I veri perdenti sono i poveri e noi non li stiamo raggiungendo", in particolare le persone tra i 55 e i 65 anni che perdono un lavoro e non riescono a trovarne un altro. Boeri, ricordando che l'Inps sta mettendo a punto una serie di proposte che entro giugno saranno sottoposte al governo, ha detto che si partirà dall'assistenza prima ancora che dalla previdenza e ha ribadito che il vero vulnus delle pensioni è stato creato nel 1996 quando, nel momento di approvare la riforma Dini, non si è avuto il coraggio di introdurre il sistema contributivo pro rata per tutti. Se questo intervento fosse stato fatto allora, "non avremmo oggi il problema delle pensioni più flessibli e avremmo posto rimedio a molte iniquità", ha concluso l'ex economista della Bocconi. Ieri, il premier Matteo Renzi ha aperto alla possibilità di inserire nella legge di Stabilità una modifica alla legge Fornero che consenta di andare in pensione prima ma con penalizzazioni. (Francesca Piscioneri) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia