Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.987,67
    -118,34 (-0,35%)
     
  • Dow Jones

    39.375,87
    +67,87 (+0,17%)
     
  • Nasdaq

    18.352,76
    +164,46 (+0,90%)
     
  • Nikkei 225

    40.912,37
    -1,28 (-0,00%)
     
  • Petrolio

    83,44
    -0,44 (-0,52%)
     
  • Bitcoin EUR

    52.236,25
    -290,70 (-0,55%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.179,38
    -29,32 (-2,43%)
     
  • Oro

    2.399,80
    +30,40 (+1,28%)
     
  • EUR/USD

    1,0844
    +0,0029 (+0,27%)
     
  • S&P 500

    5.567,19
    +30,17 (+0,54%)
     
  • HANG SENG

    17.799,61
    -228,67 (-1,27%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.979,39
    -8,09 (-0,16%)
     
  • EUR/GBP

    0,8457
    -0,0015 (-0,17%)
     
  • EUR/CHF

    0,9703
    -0,0023 (-0,23%)
     
  • EUR/CAD

    1,4779
    +0,0065 (+0,44%)
     

Per Saccomanni stime Ue su Italia peggiori di quelle del Tesoro

BRUXELLES (Reuters) - Il 25 febbraio la Commissione europea dovrebbe confermare una stima di crescita per l'Italia inferiore al +1,1% indicato dal Tesoro a fine ottobre. Lo dice il ministro uscente dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, incontrando i cronisti a margine dell'Ecofin ai quali ha anche detto di non essere stato contattato riguardo la formazione del nuovo governo. "Credo che probabilmente la stima della Commissione sarà più bassa della nostra. Però potrebbe essere anche migliore di quella di novembre", ha detto il ministro. L'ultima stima ufficiale di Bruxelles vede il Pil italiano a +0,7% quest'anno. A fronte del +1,1% di crescita, il governo ha indicato un obiettivo di deficit programmatico al 2,5% del Pil. Saccomanni ritiene che l'instabilità politica abbia inciso negativamente sull'andamento del quarto trimestre, che ha visto il Pil italiano crescere su base congiunturale di 0,1 punti percentuali, meno dei principali partner europei. NON SFORARE 3%. NESSUN CONTATTO PER NUOVO GOVERNO "Le stime sulla crescita le abbiamo fatte a settembre. L'impressione allora era che il quarto trimestre sarebbe stato tranquillo dal punto di vista politico. Le cose sono andate in modo completamente diverso. Credo che le aspettative sul fronte politico abbiano grosse complicazioni sulle scelte di consumatori e investitori", ha detto l'ex direttore generale della Banca d'Italia. Ancora a novembre il Tesoro riteneva che il Pil potesse crescere, tra ottobre e dicembre, di 0,3-0,5 punti. "L'instabilità politica è un fattore che ha un suo peso sull'economia, quindi quanto prima si risolve questa fase di incertezza, tanto meglio è". Saccomanni invita il futuro governo di Matteo Renzi a non mettere in discussione "i capisaldi della politica di bilancio", commentando le ricorrenti pressioni politiche perché l'Italia aumenti l'indebitamento netto anche oltre il 3% del Pil, il tetto massimo fissato dal Trattato di Maastricht. "Non esiste una regola che impedisca a un Paese, in tal caso l'Italia, di andare oltre il 3%. Ci vada, poi ne paghi le conseguenze, in primis in termini di credibilità, di reputazione, di reazione sul mercato. In secondo luogo, e non trascurabile, ci sono anche le procedure comunitarie, che possono diventare anche sanzioni di carattere pecuniario", dice il ministro. Prima di ricevere l'incarico a formare il nuovo governo, Renzi aveva proposto in più occasioni di ridiscutere il tetto del 3%, l'ultima il 3 dicembre. "Non sono stato contattato da nessuno e se mi contatteranno ci rifletterò", ha aggiunto Saccomanni a chi gli chiedeva un commento sulle indiscrezioni che lo vedono in lizza per una riconferma al Tesoro. Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia