Petrolio, prezzi in rialzo su crisi Arabia Saudita-Iran
Londra (Reuters) - I prezzi del greggio sono in lieve rialzo dopo la rottura delle relazioni diplomatiche tra Arabia Saudita e Iran che potrebbe provocare restrizioni nelle forniture di petrolio anche se i guadagni sono frenati dai deboli dati di alcune delle maggiori economie asiatiche. L'Arabia Saudita, il primo esportare al mondo di petrolio, ha rotto i rapporti diplomatici con l'Iran ieri in risposta all'assalto della sua ambasciata a Teheran. Lo scontro diplomatico tra i due grandi produttori di petrolio si è intensificato dopo l'esecuzione da parte di Riad di un religioso sciita di primo piano lo scorso sabato. Anche il Bahrain ha annunciato che taglierà i rapporti con l'Iran. Il movimento del greggio è ostacolato dai dati sull'attività manifatturiera cinese in contrazione per il decimo mese consecutivo a dicembre e che hanno provocato un calo del 7% dell'azionario cinese e una conseguente interruzione degli scambi. L'attività manifatturiera in India, Paese che secondo l'Agenzia internazionale dell'energia dovrebbe guidare la crescita della domanda di petrolio quest'anno, si è contratta per la prima volta in due anni. Il Brent benchmark guadagna 53 centesimi a 37,81 dollari al barile dopo un massimo intraday di 38,50 dollari. Il futures sul greggio Usa West Texas intermediate tratta a 37,21 dollari al barile, in rialzo di 17 centesimi. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia