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Pianificatore finanziario, serve o non serve? 5 Pro e Contro

Serve o non serve avere un pianificatore finanziario che ci aiuti nel creare la nostra strategia di investimento personalizzata? Molti non ne possono fare a meno, altri sono tiepidi nei confronti di questo tipo di gestione del proprio patrimonio e altri ancora preferiscono fare da soli.

Vediamo qui anzitutto cosa si intende per pianificazione finanziaria, chi è il pianificatore finanziario e infine 5 consigli pro e contro il pianificatore finanziario.

Leggi anche: Cos’è Asset Under Management (AUM) e l’utilità per gli investitori.

La pianificazione finanziaria

Pianificare le scelte economiche della propria famiglia, della propria impresa o semplicemente quelle personali, è una vera e propria attività di mitigazione del rischio se ci pensiamo bene.

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E così come è importante pianificare le spese di tutti i giorni o dei prossimi mesi e anni, è altrettanto importante la pianificazione finanziaria per la riduzione del rischio negli investimenti.

Partendo da una pianificazione delle proprie risorse economiche, infatti, è possibile stabilire con un certo grado di precisione quanto destinare ad un investimento, e da qui costruire una strategia di trading per fare in modo che possa fruttare nel tempo.

Ricapitolando: “Un’attenta pianificazione finanziaria e il monitoraggio del bilancio familiare costituiscono un passaggio necessario per la formulazione di obiettivi di spesa, risparmio e investimento”.

La figura del pianificatore finanziario

Gli inglesi lo chiamano financial planner, noi pianificatore finanziario, ma non a tutti piace questa figura professionale. Vi è una certa diffidenza che appare anche come esagerata.

Qual è il suo ruolo? Il pianificatore finanziario aiuta il risparmiatore e investitore nell’individuare le proprie esigenze economiche personali e gli obiettivi finanziari che intende perseguire, al fine di identificare un profilo di rischio idoneo. Terminata l’analisi il professionista individua gli strumenti di investimento più adatti al profilo di rischio del risparmiatore.

Si badi bene che il pianificatore finanziario non è la stessa cosa che il consulente finanziario, poiché la pianificazione finanziaria è a monte e si può considerare come un completamento e un approfondimento del servizio di consulenza.

Indubbiamente è difficile trovare un pianificatore che non sia anche un consulente finanziario, ma da un punto di vista didattico le due figure vanno distinte, poiché il secondo è quel professionista che aiuta il risparmiatore a costruire il portafoglio finanziario in base al profilo di rischio e con i giusti strumenti finanziari individuati nella prima fase, quella della pianificazione.

In definitiva, a cosa serve il pianificatore finanziario? Questa figura dovrebbe aiutarci ad identificare gli strumenti finanziari che realmente ci servono, evitando di acquistare quelli non adatti alle nostre esigenze o che non rientrano nel nostro profilo di rischio.

Esempio

Prendiamo un profilo di rischio prudente. Il risparmiatore prudente vorrebbe investire 15 mila euro ed ha sentito parlare delle criptovalute. Vorrebbe quindi investire 8 mila euro in criptovalute.

Conoscendo l’elevata volatilità del mercato delle criptovalute e l’alto profilo di rischio richiesto, il pianificatore sconsiglierà vivamente a un risparmiatore con un profilo di rischio prudente di non investire in criptomonete.

Leggi anche: Come investire 1.000 euro nelle criptovalute in modo diversificato.

Chi dovrebbe scegliere il pianificatore finanziario? E quando?

Veniamo alla seconda parte della guida dedicata al ruolo del pianificatore finanziario. In questa sezione troverai 5 consigli a favore e a sfavore della necessità di dotarsi di un professionista che ci aiuti a pianificare i nostri investimenti prima di fare trading su una piattaforma riconosciuta.

Sì, se non hai tempo ed energie da dedicare

Gestire un investimento richiede tempo, studio e capacità di reagire quando gli eventi – positivi e negativi – lo richiedono.

Non si può, infatti, reagire agli eventi dopo che essi sono avvenuti ma bisogna precederli e ciò richiede anche dispendio di energie.

Studiare e fare ricerche per agire nei mercati richiede tempo e risorse mentali da dedicare all’attività. La pianificazione finanziaria richiede tutto questo e se molto del tuo tempo è impegnato in altre attività, allora il pianificatore è la figura adatta alla tua situazione.

No, se non ami qualcuno che ti dice cosa fare

Il pianificatore è un professionista che deve entrare in relazione con te, di cui ti devi fidare e a cui devi affidare la conoscenza delle tue finanze.

Con lui dovrai stabilire una relazione comunicativa a scadenze più o meno precise, dialogare con lui e anche lasciare che dica cose che a noi potrebbero apparire come non appropriate ai nostri obiettivi.

Se non avverti come utile per te avere un consulente che ti aiuta a pianificare gli investimenti, se non ami la condivisione di determinate informazioni con persone terze, allora il pianificatore finanziario non fa al caso tuo.

Sì, se non sai distinguere tra buone e cattive notizie

Il web è pieno zeppo di notizie finanziarie, se poi abbiamo autorizzato i siti web ad inviarci notifiche push sullo smartphone, potremmo essere inondati di messaggi con titoli delle volte anche allarmanti, il cui obiettivo non è quello di informarci correttamente sugli eventi, ma solo di fuorviare il lettore.

Ecco, se risulta difficile destreggiarsi tra il mare di informazioni e nozioni disponibili nel web, una persona esperta che ci sappia fornire le informazioni giuste, quelle realmente rilevanti per i nostri investimenti, fa al caso nostro perché ci aiuterà a prendere le giuste decisioni e senza inutili allarmismi.

La nostra sezione educational fornisce molte guide attraverso cui apprendere le basi della finanza per imparare a destreggiarsi al meglio.

No, quando ti dicono che la consulenza è gratuita

Se il pianificatore o consulente afferma di voler regalare la pianificazione finanziaria, bisogna porsi la domanda: perché lo fa? Da qualche parte il professionista dovrà pur derivare per se stesso un guadagno.

Probabilmente il pianificatore vuol vendere un prodotto finanziario dal quale lui deriverà una commissione.

Se stai cercando una consulenza in materia di pianificazione finanziaria, quindi, essa potrà essere efficacemente fornita da un professionista che al termine chiederà un compenso.

Sì, quando gli errori del fai da te sono diventati drammatici

Il fai da te è bello, anche nel mondo finanziario, e se attraverso lo studio e le ore di lavoro si raggiungono risultati soddisfacenti, allora ci si può dire davvero orgogliosi degli obiettivi raggiunti.

Cosa succede se all’opposto la nostra strategia, apparentemente ben pianificata con quelli che si credevano i giusti strumenti, non raggiunge gli obiettivi o addirittura ci porta in perdita?

Gli errori non sempre sono visibili e delle volte una persona con cui confrontarsi aiuta a trovarli. Neppure aiutano gli investimenti fatti di impulso o governati dalla paura come insegna la finanza comportamentale.

In condizioni come quelle appena descritte, chiedere una consulenza anche saltuaria ad un pianificatore finanziario potrebbe metterci sulla giusta rotta ed evitare di perdere il nostro capitale economico.

Concludendo

La consulenza finanziaria condotta da un professionista, in Italia è culturalmente vista con diffidenza. Tuttavia se si sceglie il giusto professionista potrebbe portare il risparmiatore a conseguire maggiori guadagni sul capitale investito.

Ultimo consiglio, la consulenza è utile sempre anche se si intendono investire poche migliaia di euro, ma diventa davvero rilevante quando si vogliono investire decine o centinaia di migliaia di euro. In quest’ultimo caso non contattare un professionista solo per risparmiare qualche decina o centinaio di euro, è spregiudicato.

This article was originally posted on FX Empire

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