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Piazza Affari: dove porterà l'attuale incertezza? I titoli hot

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it .

L’indice Ftse Mib non è riuscito a superare l’ostacolo dei 20.500 punti, mantenendosi però al di sopra dei supporti da lei segnalati nell’ultima intervista. Si aspetta ulteriori evoluzioni positive nel breve?

Dall’analisi comparata dei tre grafici temporali che uso, cioè giornaliero, settimanale e mensile, risulta una condizione di incertezza direzionale per Piazza Affari.

Infatti, sulla tenuta della resistenza di 20.500 di Ftse Mib potremmo assistere ad un movimento laterale tra essa e i supporti estesi sino a quota 19500 circa, questo nel quadro generale.

Nel breve il cedimento di 20.200 vedrà la discesa recarsi verso il supporto giornaliero della media a 24 periodi a 20.020 punti, con eventuale accelerazione sull’area dei massimi precedenti 19810-19725 e, al momento improbabile, approfondimento sui supporti settimanali e mensili tra 19560-19450 circa.

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Viceversa solo la rottura dei massimi di periodo sopra 20540 ci farà godere una ulteriore gamba rialzista, con resistenza intermedia a 20950 prima della chiusura del gap down da tanto nominato su queste pagine a 21418 punti.

Venerdì scorso Mediobanca ha messo a segno la migliore performance tra i bancari, mentre la peggiore è stata quella di Ubi Banca. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Mediobanca dopo l’ennesima forte discesa dell’estate del 2016 ha effettuato una forte ripresa, seguita da una recente correzione e dall’attuale tentativo di incerta ripresa rialzista. Infatti sulla tenuta del doppio minimo intorno a 4.60 euro il titolo ha rimbalzato verso un recente falso tentativo di rottura dei 9 euro, con momento di correzione verso 7.30 circa e attuale risalita verso zona 8.50-8.35 con movimento di breve laterale tra 8.08 e 8.36 circa. Entrare con una quota sopra 8.60 euro, da accumulare a 8.32-8.12 e 7.85 euro con stop sotto 7.55 euro e profitto a 9.45-9.925 euro.

Ubi Banca dopo l’ennesima scoppola tipica del comparto bancario stava effettuando un efficace tentativo di inversione rialzista, con accelerazione quasi verticale nelle ultime sedute, seguita dalla recente fase correttiva e dall’attuale ripresa, seppur con massimo al momento decrescente.

Sul doppio minimo crescente sopra 1.90 e 1.97 ha superato la media a 200 periodi a 2.70 per impennarsi verso 3.83-3.70 con correzione poco sopra 2.80 euro e presente rimbalzo in area 3.62-3.40 circa. Entrare con una piccola quota solo sopra 3.63 euro da accumulare a 3.42-3.32 euro, con stop sotto 3.20 euro e profitto a 4-4.20 euro.

STM ha ripreso la sua marcia rialzista in direzione degli ultimi massimi, mentre Telecom Italia ha innestato di nuovo la retromarcia. Consiglierebbe di acquistare questi due titoli sui livelli attuali?

STM dopo una forte discesa comune a tutte le borse ha costituito una base attraverso un lungo movimento laterale, con recente forte inversione rialzista addirittura verticale, da confermare a breve. Infatti dopo cinque mesi di oscillazioni tra 4.50 e 5.75 circa ha rotto gli indugi sopra quest’ultimo livello, accelerando prima al raddoppio verso 11-10.60 e poi in maniera verticale oltre i 14.80 con recente pausa verso 13.22 e attuale ritorno a 14.80 euro. Attendere una correzione maggiore, oppure entrare con una piccola quota prudente sopra 14.90 euro, da accumulare a 13.95 e 12.80 euro, con stop sotto 12 euro e profitto a 16.40-17.25 euro.

Telecom Italia dopo una fase positiva, culminata con la falsa rottura di 1.30 euro, ha effettuato una profonda correzione, con recente tentativo di inversione rialzista messo in forse dall’attuale discesa con massimi decrescenti. Infatti sulla tenuta di 0.62 euro ha effettuato una buona ripresa in zona 0.88-0.85 circa, con correzione verso 0.7445 euro, recente risalita a 0.8575 e presente nuova fase incerta in zona 0.80-0.82 circa. Entrare con una quota sopra 0.8350 euro, da accumulare a 0.8150 e 0.7950 euro, con stop sotto 0.77 e profitto a 0.915-0.965 euro.

Fca si allontana sempre più dalla soglia dei 10 euro, mentre Exor ha recuperato terreno dopo i cali seguiti alla diffusione dei conti 2016. Quali indicazioni operative ci può fornire per questi due titoli?

FCA dopo un folgorante rialzo ad inizio 2015 aveva innestato la retromarcia, con una profonda discesa culminata da una base e una successiva fase scoppiettante di ripresa, addirittura in maniera verticale, con attuale fase correttiva. Infatti dopo la falsa rottura dei 10 euro ha dimezzato il proprio valore, con un doppio minimo in zona 5-04-4.89 euro, recente forte accelerazione con falsa rottura degli 11 euro e attuale correzione verso il supporto giornaliero in zona 9.40-9.60 euro. Entrare con una piccola quota prudente sopra 10.45 euro, da accumulare a 9.95 e 9.45 euro, con stop sotto 8.75 euro e profitto a 11.40-12 euro.

Exor negli ultimi 2-3 anni aveva sviluppato un chiaro movimento rialzista da manuale dell’analisi tecnica secondo la teoria di Dow, caratterizzato infatti da massimi e minimi crescenti, seguito da un veloce crollo e dall’attuale fase di ripresa.

Dopo l’esplosione rialzista sul massimo storico a 47.18 di agosto 2015 ha infatti dimezzato velocemente poco sopra i 23 euro, con la corrente ascesa verso un nuovo top a 49 euro, attualmente non confermato in zona 47.20-48 circa. Comprare una piccola quota sopra 49 euro, da accumulare a 47.30 e 45.75 44.75 con stop sotto 43 euro e profitto a 53-56 euro, su massimi inesplorati.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?

Monitorare con attenzione: BANCA GENERALI, LEONARDO, MEDIASET.

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