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Piazza Affari fiaccata da Trump, ma il quadro non cambia per ora

Piazza Affari fiaccata da Trump, ma il quadro non cambia per ora

La prima seduta della nuova settimana si è conclusa in ribasso per le Borse europee che hanno vissuto l'intera giornata in territorio negativo. A fine sessione il Cac40 e il Ftse100 sono scesi rispettivamente dello 0,6% e dello 0,66%, mentre il Dax30 ha ceduto lo 0,73%.

In rosso anche la conclusione di Piazza Affari dove il Ftse Mib, pur avendo tentato un recupero che lo ha portato per breve tempo in territorio positivo, si è piegato al volere dei ribassisti, chiudendo le contrattazioni a 19.328 punti, in flessione dello 0,78%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 19.506 e un minimo a 19.263 punti.

L'analisi del Ftse Mib nel breve

L'indice Ftse Mib è stato fiaccato dalle incertezze alimentate dal discorso di insediamento del presidente Trump, in occasione del quale non è stato fatto alcun riferimento alle politiche economiche che intende adottare la nuova amministrazione.

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Sono scattate così le prese di profitto sul Ftse Mib che pure ha tentato di riconquistare la soglia dei 19.500 punti, fallendo però nel suo intento. La flessione odierna non ha portato alla violazione di alcun supporto di rilievo e le quotazioni di fatto si mantengono all'interno del trading range già esplorato nelle ultime giornate.

Segnali di positività arriveranno con la riconquista di area 19.500, oltre la quale si potrà assistere ad un nuovo test di area 19.700/19.800. Alla rottura di questo ostacolo sarà quasi inevitabile un approdo in area 20.000, senza escludere estensioni rialziste verso i 20.150/20.300 punti nella migliore delle ipotesi.

Al ribasso il primo supporto da monitorare lo individuiamo in area 19.200, sotto cui la discesa proseguirà verso i 19.000 punti. Negativo sarà l'abbandono di questo livello visto che ciò spingerà il Ftse Mib a mettere sotto pressione i 18.800/18.700 prima di una flessione verso i 18.500 punti.

Al momento confermiamo l'analisi già presentata nelle rubriche degli ultimi giorni, ricordando che sarà solo con la rottura del supporto o della resistenza citati prima che si potrà assistere ad un movimento direzionale di più ampia portata.

I market movers in America e in Europa

Per domani sul fronte macro Usa si segnala l'indice settimanale Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene Usa. In calendario anche il dato preliminare dell'indice PMI manifatturiero di gennaio, mentre per le vendite di case esistenti a dicembre si stima un calo da 5,62 a 5,56 milioni di unità.

Sul versante societario da segnalare prima dell'avvio degli scambi a Wall Street i risultati trimestrali di 3M e di DuPont che dovrebbero riportare un utile per azione pari rispettivamente a 1,87 e a 0,42 dollari, mentre per i conti di Johnson & Johnson (NYSE: JNJ - notizie) e di Verizon Communications (Londra: 0Q1S.L - notizie) si stima un eps di 1,56 e di 0,89 dollari.
A mercati chiusi l'attenzione si sposterà sulla trimestrale di Texas Instruments (Swiss: TXN.SW - notizie) che per non deludere le attese dovrà centrare l'obiettivo di un utile per azione pari a 0,82 dollari.

In Europa si conoscerà il dato preliminare dell'indice PMI composito di gennaio che dovrebbe salire da 54,4 a 54,6 punti, mentre l'indice PMI manifatturiero è atteso invariato a 54,9 punti e l'indice PMI servizi dovrebbe salire frazionalmente da 53,7 a 53,8 punti.

In Francia l'indice PMI manifatturiero di gennaio è visto in calo da 53,5 a 53,3 punti, mentre quello relativi ai servizi in salita da 52,9 a 53,1 punti. In Germania l'indice PMI manifatturiero riferito al mese in corso dovrebbe scendere leggermente da 55,6 a 55,5 punti, mentre l'indice PMI servizi passare da 54,3 a 54,8 punti.

Da segnalare che per domani è attesa la sentenza della Corte suprema inglese sul ruolo del Parlamento nell'attivazione della Brexit, mentre la Corte Costituzionale italiana si esprimerà sulla legittimità della legge elettorale denominata "Italicum".

A Piazza Affari si segnala il delisting di Moleskine (Londra: 0QD4.L - notizie) .

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