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Piazza Affari ostaggio degli eventi politici: scenari nel breve

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cirillo, analista tecnico di Alfa Scf, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

L'indice Ftse Mib continua a muoversi in uno stretto intervallo di prezzi senza riuscire ad esprimere una precisa direzionalità. Quali sono le sue attese nel breve a Piazza Affari?

L'andamento del Ftse Mib negli ultimi tre mesi ma sicuramente ancor più nelle ultime settimane a partire dalla metà di settembre in poi, è stato una tempesta in un bicchier d'acqua. Lo scostamento massimo registrato dall'indice dal lato inferiore del rettangolo della congestione, è stato di circa 1.300/1.400 punti. Abbiamo avuto quindi delle variazioni molte contenute che a chi è abituato a seguire il mercato ogni giorno possono sembrare degli scostamenti importanti, ma in realtà in un'ottica di medio periodo non sono così significativi.

La tendenza principale al momento è laterale, quindi neutrale, per cui dal mio punto di vista, in considerazione dei rilevanti eventi politici che ci aspettano da qui alla fine dell'anno, attribuirei una maggiore probabilità allo scenario ribassista, quindi ad un eventuale nuovo test del supporto statico che transita in area 15.000. Sono meno convinto del possibile superamento con vigore della resistenza statica a 17.400 punti, per cui al momento mi sentirei di esprimere una view neutro-negativa proprio per i fattori politici cui accennavo prima.

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Mi riferisco in primis alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti a novembre, senza dimenticare la riunione della Fed del mese prossimo, per poi arrivare al referendum costituzionale del 4 dicembre in Italia.
Eventi di questo tipo tendono solitamente a generare incertezza e qualora il mercato scontasse in anticipo degli scenari sfavorevoli, sicuramente potremo vedere un incremento della pressione ribassista nelle prossime settimane.

Per quanto riguarda i livelli tecnici del Ftse Mib i due supporti statici più importanti sono individuabili a 15.900 punti nel breve e a tendere a 15.000 punti, minimo dell'anno toccato in coincidenza con la Brexit.
Per le aree resistenziali ne abbiamo una a 17.000 punti e più in avanti a 17.400 punti.

Non mi aspetto dai livelli attuali dei recuperi sostanziali anche perchè l'area dei 17.000/17.400 punti ha dimostrato la sua valenza nelle scorse settimane, per cui per superarla sarà necessario un incremento notevole degli acquisti che al momento ritengo non così probabile.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario ci sono dei titoli che sta seguendo con più interesse di altri in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?

Sto seguendo Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che presentano configurazioni grafiche simili e i due titoli si sono comportati meglio rispetto ad altri protagonisti del settore bancario.
Per Mediobanca l'andamento degli ultimi tre mesi può definirsi positivo malgrado le quotazioni siano state respinte abbastanza violentemente dalla resistenza statica che transita a 7 euro.

Nel supporto statico a 5,5 euro individuerei un discreto livello per degli ingressi long sulla debolezza in caso di correzione nelle prossime sedute. Il secondo supporto statico di rilievo è molto distante dai livelli attuali e si tratta del minimo registrato in corrispondenza della Brexit a 4,6 euro.
Come resistenze intermedie dove andare a liquidare le eventuali posizioni aperte in corrispondenza dei 5,5 euro, citiamo i 6,35 euro.

Simile la conformazione grafica di Intesa Sanpaolo che a partire da inizio luglio mostra un andamento sostanzialmente positivo. Nel breve periodo c'è un livello molto interessante da sfruttare per strategie di tipo buy area e parliamo del supporto statico che transita a 1,8 euro, mentre decisamente più in basso troviamo la soglia di 1,55 euro. Le resistenze statiche per Intesa Sanpaolo transitano a 2,1 e a 2,2 euro.

Nel settore del risparmio gestito quali indicazioni operative ci può fornire per Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) e Anima? Quali sono i livelli da seguire per questi due titoli?

Per Azimut nel breve periodo il superamento della barriera statica posta a 16 euro potrebbe confermare la formazione di un doppio minimo in corrispondenza dei 12,7 euro a cavallo tra luglio e ottobre. Proprio da questo livello il titolo ha imbastito nelle ultime due settimane un bel rally che lo ha portato a poca distanza dai 16 euro dove la corsa si è arrestata.

Altri due livelli che voglio segnalare sono a 14 euro per il supporto e a 18 euro per la resistenza. L'eventuale superamento dei 16 euro citati in precedenza va messo in relazione con quella che sembra essere una divergenza positiva sull'oscillatore Rsi e quindi nel posizionamento di quest'ultimo si potrebbe trovare una conferma di quanto detto prima.

Anima a fine settembre ha violato la trendline rialzista che congiungeva i minimi fatti segnare a partire da inizio luglio. Questo è sicuramente un segnale tecnico di breve periodo negativo, tuttavia la fascia supportiva compresa tra i 3,55 e i 3,9 euro, a mio parere è un'area di prezzo interessante in corrispondenza della quale si può ipotizzare l'accumulo di posizioni long su Anima.

Questa fascia di prezzo corrisponde peraltro al minimo assoluto fatto segnare da Anima e ha una forte validità.
Gli ostacoli per il titolo si possono individuare a 4,5 e a 5 euro e questi due livelli, se raggiunti, possono essere presi in considerazione per liquidare posizioni aperte in precedenza.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Vorrei spendere due parole per Hera che è in sofferenza nell'ultimo periodo, anche perchè sconta lo scenario di un rialzo dei tassi di interesse nei prossimi mesi. L'area compresa tra i 2,1 e i 2,2 euro può essere sfruttata per acquisti di breve periodo, andando a liquidare le posizioni al raggiungimento dei 2,45 euro in primis e dei 2,55 euro in un secondo momento.

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