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Piazza Affari prova a ripartire: le blue chips per la settimana

Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it .

L’indice Ftse Mib si è lasciato alle spalle un’altra settimana pesante che lo ha visto ritornare verso la parte bassa del canale laterale attraverso da qualche tempo. Cosa si aspetta per le prossime sedute?

Piazza Affari suda per il ribasso estivo, che è confermato dal trend di medio termine e ora anche da quello di breve, come evidenziato sia dai grafici mensile e settimanale sia da quello giornaliero.
Per le prossime sedute sotto il minimo dello scorso venerdì a 16215 assisteremo ad una accelerazione della discesa, verso 16050-15980 e 15770 e 15300 punti, prima del test dei minimi dell'anno poco sopra i 15mila punti.
Viceversa sopra 16530 circa spazio per un rimbalzo tecnico verso le resistenze giornaliere superiori in zona 16650 punti, con eventuale estensione a 17mila, con la media a 100 periodi daily poco sopra a 17240 circa.

Tra i bancari venerdì scorso Unicredit è stato il più penalizzato dalle vendite, mentre si è difeso meglio Intesa Sanpaolo. Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?

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Unicredit ha effettuato una discesa libera da incubo degli ultimi anni con recenti nuovi minimi e attuale fase di incertezza dopo l'ennesimo tentativo di ripresa.
Sul massimo relativo del 2015 a 6.885 euro, il titolo ha toccato un nuovo minimo poco sopra 1.70 euro, con recente ripresa a 2.35 e attuale flessione a 1.93 circa. Entrare con una quota sopra 2.135 euro, da accumulare a 2.01 con stop sotto 1.90 e profitto a 2.40-2.50 euro.

Intesa Sanpaolo è un altro titolo del settore bancario da profondo rosso, con la formazione di una base, recente tentativo di ripresa, percentualmente interessante rispetto ai minimi, ed attuale ritorno dei venditori.
Sulla tenuta di 0.86-0.87 nel 2012 il titolo ha intrapreso infatti una risalita con forte accelerazione a 3.654 euro nel 2015, forte correzione a 1.522 euro, recente rimbalzo verso 2.06 circa e attuale nuova discesa poco sopra 1.80 euro. Entrare con una quota sopra 1.92 da accumulare a 1.85 e 1.81 con stop sotto 1.70 euro e profitto a 2.20 e 2.30 euro.

Prima del week-end Azimut è stato colpito da una pioggia di vendite, mentre nello stesso settore è andata meglio a Banca Mediolanum. Valuterebbe un acquisto di questi due titoli sui livelli attuali?

Azimut aspira ad entrare nel manuale delle Giovani Marmotte del Trading, grazie ad un trend perfettamente rialzista, con minimi e massimi assolutamente crescenti, al quale sta seguendo un altrettanto perfetto andamento ribassista.

Dopo il massimo a 29.80 euro nel 2015 ha intrapreso una discesa costante, caratterizzata da minimi decrescenti, tra cui il più recente a 12.43 euro, con rimbalzo tecnico a 15.88 e attuale fase di ennesima debolezza verso i 13.50 euro. Entrare con una piccola quota sopra 14.60 e 15.20 da accumulare a 14.15 e 13.85 euro, con stop sotto 12.90 euro e profitto a 17-18 euro.

Banca Mediolanum dopo una fase di forte ribasso comune a quasi tutto il listino è stato uno dei titoli che per primo ha effettuato una forte ripresa, con perfetto andamento rialzista e attuale fase laterale ribassista.
Dopo il massimo relativo a 8.475 euro nel 2015 ha infatti effettuato un ampio movimento laterale ribassista tra 5.50 e 7.70 circa, con attuale fase di incertezza intorno ai 6 euro. Entrare con una quota sopra 6.40 euro da accumulare a 6.10-5.85 euro, con stop sotto 5.50 euro e profitto tra 7.30 e 7.70 euro.

A chi volesse affidarsi ad una strategia più difensiva consiglierebbe di puntare su due utilities come Snam e Terna? Quali sono i livelli da seguire per questi due titoli?

Snam aveva toccato dei massimi storici, dopo un trend positivo di lungo termine che lo fanno annoverare tra i titoli difensivi per eccellenza e ora si trova in una fase correttiva. Infatti sulla tenuta di 3 euro dopo la correzione nel 2012 abbiamo assistito a una nuova risalita, con recente accelerazione su nuovi massimi a 5.395 euro, seguiti dalla attuale discesa tra 4.72 e 4.95 circa. Entrare con una piccola quota sopra 5.125 e 5.195 da accumulare a 5.075 e 4.85 con stop sotto 4.70 euro e profitto su valori inesplorati, tra 5.75 e 6 euro.

Terna aveva un trend di lungo termine positivo, confermato dalla recente accelerazione che è culminata con un nuovo massimo storico, seppure inficiata dall'attuale fase ribassista.
Dopo una correzione salutare poco sopra i 3.50 euro a cavallo tra il 2014 e il 2015 ha infatti effettuato una gamba rialzista, con nuovo massimo storico a 5.12 euro, seguito da questa correzione in zona 4.50-4.60 circa. Entrare con una quota sopra 4.82 e 4.88 euro, da accumulare a 4.70 e 4.58 con stop sotto 4.45 euro e profitto da seguire su nuovi massimi inesplorati tra 5.35 e 5.60 euro.

In caso di recuperi del mercato, quali sono i titoli che consiglia di tenere sott’occhio in vista di eventuali acquisti?

Monitoriamo con attenzione: A2A, MEDIASET, SAIPEM.

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