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Piazza Affari: il sentiment resta positivo. I titoli da tradare

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianvito D’Angelo, trader professionista che coniuga analisi intraday e multiday su futures, azioni e forex. Chi volesse contattare Gianvito D’Angelo può scrivere all’indirizzo email: supergianvi@gmail.com, oppure richiedere la sua amicizia su Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) .

L'indice Ftse Mib continua a mostrare incertezza, pur mantenendosi per ora al di sopra di area 19.000. Come valuta l'attuale situazione del mercato e quali sono le sue previsioni nel breve?

C'è da dire in primis che il grande trend long dal 2012 si è fermato nel momento in cui il Ftse Mib ha rotto la famosa trendline rialzista sui minimi che possiamo vedere in maniera evidente sul grafico weekly. La cosa interessante che sta accadendo, avendo Piazza Affari il famoso deficit di forza relativa rispetto ad altri mercati azionari, è che l'indice, dopo aver rotto a gennaio 2016 la trendline rialzista sui minimi, sta nuovamente provando ad attaccare l'area dei 19.000/19.200 che aveva fatto da resistenza l'ultima volta in cui c'è stato il test della trendline rialzista sui minimi.

L'idea è che il Ftse Mib possa usare ora l'area dei 19.000/19.200 non più come resistenza, ma come supporto, visto che la stessa rappresenta un livello spartiacque.
Sarebbe negativo se il mercato dovesse riassorbire quest'area, perchè essendo salito senza incontrare gradi resistenza da area 16.300, è probabile che in qualche modo voglia andare a rivederla.

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La scorsa settimana il Ftse Mib ha sì provato a scendere, ma ha dimostrato che l'area intorno a 19.000/19.200 non è stata una zona dove sono entrate posizioni short nuove. Questo spiega anche la funzione di spartiacque del livello, perchè se qualcuno non fosse più disposto a difendere quest'area in ottica rialzista, allora sarà probabile che nel breve periodo si aprano scenari non positivi.

L'idea è di ragionare nell'ottica che il supporto dei 19.000/19.200 funzioni e le probabilità sono a favore di una tenuta piuttosto che di una rottura di quest'area, motivo per cui siamo ancora positivi sul Ftse Mib.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario quali indicazioni ci può fornire poer Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Banca Popolare dell'Emilia Romagna?

Per Ubi Banca le sequenze positive da un trend negativo di lungo periodo sicuramente si sono attuate e questo possiamo dirlo fin dalla tenuta di area 2 euro, dove c'è un doppio minimo non perfetto.
Il fatto che il titolo abbia superato in grande spolvero la soglia dei 3 euro ci fa pensare che il trend di lungo periodo si sia invertito e che almeno nel medio una tendenza long si sia instaurata.

I target di Ubi Banca si possono individuare a 3,68/3,7 euro e l'unica accortezza è di cercare di non entrare sulla forza, ad esempio sulla violazione dei massimi odierni a 3,38/3,4 euro. Un ingresso in breakout avrebbe dei livelli di stop molto lontani, perchè il minimo di swing che ha generato la rottura dei 3 euro si trova a 2,73 euro, imponendo uno stop enorme in termini percentuali rispetto al prezzo di acquisto.
Bisognerebbe aspettare un ritracciamento leggermente più ampio rispetto a quello visto fino ad ora, per cui si potrebbe valutare un intervento in caso di ritorni in area 3/3,05 euro.

Per Banca Popolare dell'Emilia Romagna se tiriamo una trendline a partire dai massimi dell'estate 2015 che vada ad unire quelli segnati ad ottobre dello stesso anno, notiamo che andiamo ad incrociare i prezzi sui massimi di dicembre che sembrano essere stata un'area di pullback tra l'11 e il 12 gennaio scorsi.

Sembra che il ritracciamento su un trend che ormai è di nuovo long si sia in qualche modo evidenziato e quindi la cifra tonda dei 5 euro pare aver fatto da supporto. Si potrebbero ipotizzare delle entrate long che avrebbe come stop l'area poco sotto i 5 euro e la cosa importante sarà realizzare l'operazione con una leva adeguata. Un primo target lo possiamo fissare a 5,6/5,62 euro e se poi il titolo avrà la forza di salire ulteriormente avremo un obiettivo di medio periodo a 6 euro.

Fca ed Exor soffrono ancora per via delle accuse dagli Usa sulle emissioni? Ritiene sia prematuro intervenire su questi due titoli?

Non si è ben capito se il problema è rappresentato dalle vecchia amministrazione o se c'è qualcosa di vero nelle accuse mosse ad Fca. Se la volatilità non proverà a diminuire, a mio avviso il titolo non andrà assolutamente tradato perchè non saremo in grado di avere stop decenti. Al momento ad esempio un eventuale ingresso long avrebbe uno stop a 8,33 euro, quindi molto ampio.

Il mio consiglio è di non essere attratti da un'azione come Fca perchè non si deve pensare che se lo avessimo shortato avremmo guadagnato tanto, ma in primis bisogna chiedersi cosa sarebbe successo se fosse andata male l'operazione trovandomi nella direzione opposta.
Fino a quando la volatilità non si normalizzerà non interverrei su Fca nè al rialzo nè al ribasso.

Exor ha una candela molto simile a quella di Fca per cui dal punto di vista della volatilità e della sostenibilità degli stop non possiamo dire cose molto diverse. Al momento il titolo quota sotto i 41 euro e i minimi della candela del 12 gennaio scorso sono a 38,2 euro, per cui lo stop qui sarebbe abbastanza lontano ma più sostenibile rispetto a quello di Fca.

Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) sta mettendo a segno un forte rally oggi sulla scia dell'annuncio relativo alla fusione con Essilor. Come valuta questo segnale inviato dal titolo e come muoversi nel breve?

E' vero che la candela di oggi è negativa perchè il titolo ha aperto in area 56,54 euro, segnando massimi più alti e poi ritracciando. Luxottica sta provando a chiudere il gap, ma bisogna riconoscere che il trend di medio periodo, che era negativo da estate 2015, con i minimi di ottobre 2016, sembra si sia già invertito.

Il movimento di ritracciamento registrato a inizio gennaio segnalava che il titolo era già sulla via della guarigione ed è chiaro che nel momento in cui la volatilità tornerà sostenibile, si apriranno nuovi scenari di ingresso long. L'idea è che nel medio periodo Luxottica possa ambire ad un ritorno in area 64,5/65 euro, massimi di periodo da cui era partita la discesa di medio termine che aveva portato i prezzi in area 40 euro.
Il segnale quindi è decisamente long, ma dobbiamo solo trovare un'area precisa su cui aprire nuove posizioni long.

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