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Piazza Affari verso nuovi ribassi. I titoli buy e sell

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

L'indice Ftse Mib anche ieri non è riuscito a scavalcare la soglia dei 19.150/19.200 punti che da qualche tempo contiene la spinta rialzista. Cosa si aspetta per le prossime giornate?

Nelle ultime sedute non è cambiato molto per l'indice Ftse Mib che però ha violato il supporto dei 19.050 punti, massimo segnato il 29 aprile scorso. Ora ritengo che ci siano tutti i presupposti per l'apertura di posizioni short, per le quali vedo bene un target a 18.400 punti e non oltre. In corrispondenza di questo livello si dovrebbe assistere ad un recupero, fermo restando che a quanti ora vogliono posizionarsi al ribasso sul Ftse Mib consiglio di fissare uno stop a 19.350/19.360 punti.

Questo stesso livello sarà da sfruttare per impostare operazioni long con target a 19.800/20.000 punti, corredate da uno stop loss a 18.800 punti.
Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) breve mi aspetto un ritracciamento verso i 18.400 punti, a patto che il Ftse Mib non si riporti subito al di sopra dei 19.050 punti, per poi valutare la violazione dei 19.360 punti, da considerare come detto prima per l'apertura di posizioni short.
Come già detto in interviste precedenti mi aspetto ancora una fase laterale tra i 18.400 e i 19.350 e sarà solo con la rottura di uno di questi due livelli che il Ftse Mib potrà venir fuori dalla congestione in atto.

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Nel settore bancario come valuta l'attuale impostazione di Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) ?

Unicredit a luglio 2016 ha segnato un minimo a 11,9 euro e credo che quella di 11,9/12 euro possa essere un'area da cui il titolo potrebbe rimbalzare. Si è creato un bel gap e quindi credo ci siano i presupposti per un ritorno verso l'alto.
Valuterei l'apertura di posizioni short sul titolo a 12 euro, con obiettivo a 11 euro e stop loss a 13 euro, con un rapporto 1 a 1.
Tenterei un long dai 14 euro, con stop a 12 euro e target a 16-17 euro.

Intesa Sanpaolo è impostato meglio di Unicredit e segnaliamo la possibilità di aprire posizioni long a 2,26 euro, mentre per lo short attenderei area 2,06 euro, con stop loss a 2,2 euro e obiettivo a 1,9 euro.
Per gli acquisti possiamo individuare un obiettivo a 2,4/2,25 euro, con stop loss a 2,15/2,1 euro.
Se l'indice riprenderà a salire sicuramente Unicredit e Intesa Sanpaolo imboccheranno la via dei guadagni, raggiungendo tranquillamente i target segnalati prima.

Alla luce del recente andamento del prezzo del petrolio, quali consigli operativi ci può dare per due temi del settore oil come ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) e Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) ?

Sembra che il petrolio voglia uscire dalla congestione che ha creato tra dicembre e febbraio e se le quotazioni dovessero violare i 54,35 dollari al barile allora si avranno ricadute positive sui titoli del settore oil a Piazza Affari.
Guardando da vicino ENI, sarà possibile un allungo del titolo in caso di ulteriori rialzi del greggio. Fino a quando la situazione rimarrà simile a quella attuale, non mi aspetto grandi movimenti per ENI.

Per questo titolo segnalo un supporto a 13,84 euro e una resistenza a 14,66 euro. In caso di violazione del supporto si potranno aprire posizioni short con target a 13 euro e stop loss a 14,5 euro.
Al rialzo oltre i 14,66 euro si potrà acquistare con target a 15 euro prima e a 15,5 euro in seguito, corredando l'operazione con uno stop stretto a 14,25 euro.

Saipem si trova su un livello di supporto che a mio avviso può reggere tranquillamente, perchè si tratta di un'area di prezzo che è stata testata più volte nel corso del 2016 e mai violata se non a dicembre scorso.
Con la rottura al ribasso di 0,45 euro il titolo potrà scendere fino a 0,35 euro, per cui si potrà sfruttare questo movimento atteso con un'operatività short che avrà come stop loss l'area di 0,5 euro.
Al rialzo oltre 0,49 euro si potrà comprare con obiettivo a 0,55 euro o addirittura i massimi di gennaio a 0,57 euro, fissando uno stop loss sui minimi a 0,44 euro.

Nella seduta di ieri Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) ha perso terreno ed è stato tra i peggiori titoli del Ftse Mib. I livelli attuali offrono ancora un'opportunità per nuovi ingressi?

Per Generali in area 14,5 euro troviamo un bel supporto che ha tenuto testa dopo il buon rialzo verificatosi a dicembre. Non mi aspetto la rottura del livello appena segnalato da cui il titolo dovrebbero recuperare terreno, ma per acquistare attenderei la rottura dei 15 euro con obiettivo i 16 euro e stop loss poco sotto i 14,5 euro.
In caso di rottura di quest'ultimo supporto Generali potrebbe scendere verso i 14 euro prima e i 13,5 euro in un secondo momento e a chi volesse aprire posizioni short suggerisco di fissare uno stop loss a 15 euro.

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