Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    34.249,77
    +310,02 (+0,91%)
     
  • Dow Jones

    38.317,41
    +231,61 (+0,61%)
     
  • Nasdaq

    15.968,73
    +356,97 (+2,29%)
     
  • Nikkei 225

    37.934,76
    +306,28 (+0,81%)
     
  • Petrolio

    83,83
    +0,26 (+0,31%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.814,27
    -567,09 (-0,94%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.330,35
    -66,19 (-4,74%)
     
  • Oro

    2.348,80
    +6,30 (+0,27%)
     
  • EUR/USD

    1,0697
    -0,0036 (-0,33%)
     
  • S&P 500

    5.112,91
    +64,49 (+1,28%)
     
  • HANG SENG

    17.651,15
    +366,61 (+2,12%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.006,85
    +67,84 (+1,37%)
     
  • EUR/GBP

    0,8561
    -0,0013 (-0,15%)
     
  • EUR/CHF

    0,9773
    -0,0012 (-0,13%)
     
  • EUR/CAD

    1,4618
    -0,0031 (-0,21%)
     

Prematuro ipotizzare un radicale cambio di direzione

I mercati risentono dell'assottigliamento degli scambi a Wall Street, dove ci si prepara per la ricorrenza di lunedì del Memorial Day. Tipicamente le borse ristagnano nelle sedute precedenti, salvo ritrovare la verve subito dopo: lo S&P500 ha conseguito una performance media del +0.54% nella settimana breve in questione, salendo nel 60% dei casi da quando Wall Street osserva un giorno di chiusura per la ricorrenza. Per l'ennesimo assalto ai massimi, dovremo aspettare.

Anche in Italia il listino tira il fiato. Ciò non impedisce all'indice MIB di migliorarsi rispetto ai livelli di apertura. Per la verità la performance risulta meno brillante di quanto sperimentato nel resto del Continente; ma ciò è allineato a quanto si fa rilevare da tempo: il nostro mercato è un sottoperformer da più di un anno. Tuttavia, a ieri, il gap fra le performance annuali di MIB ed Eurostoxx50 ha raggiunto quota -820 punti base: siamo prossimi ad target che due anni fa appariva a dir poco improbabile; quando la borsa italiana in un anno accumulava un tesoretto superiore al 15% rispetto all'andamento degli altri listini europei.

Il grafico mostra tutte le circostanze in cui questo divario negativo è stato conseguito. A ben vedere, se in termini relativi sarebbe legittimo sperare in un andamento meno disastroso, in termini assoluti non è che ci sia molto da festeggiare: non di rado uno scostamento annuale pari o inferiore al -10% ha anticipato significativi ribassi. Esemplari gli episodi del 2007, dell'autunno del 2009 e della primavera di un anno fa. Sicchè se in termini relativi si potrebbe immaginare l'ennesimo trade differenziale, in termini assoluti appare prematuro ipotizzare un radicale cambio di direzione.

Nota. Il presente commento è un estratto sintetico del Rapporto Giornaliero, pubblicato tutti i giorni entro le 8.20 da AGE Italia; pertanto eventuali riferimenti a studi tecnici vanno intesi riferiti ai grafici ivi riportati.

Autore: Gaetano Evangelista Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online