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I Prezzi dell’Oro Scendono mentre il Dollaro Recupera

Per tutta la scorsa settimana e nella prima parte della giornata di ieri i prezzi del metallo aurifero hanno continuato a salire, sulla base di un dollaro debole e dell’aumento delle tensioni nella regione coreana, a seguito di notizie secondo le quali la Corea del Nord avrebbe potuto lanciare un missile nel corso del fine settimana. Nessuna di queste previsioni si è rivelata reale e i prezzi dell’oro si sono mossi in ribasso nella seconda parte della giornata di ieri, mentre passavano le ore e i timori svanivano. Il dollaro ha cominciato a rafforzarsi su tutta la linea e anche la tensione nella regione coreana si attutiva; la combinazione di questi fattori ha spinto i prezzi del metallo aurifero al di sotto dei 1300$, verso la regione dei 1290$, dove l’oro prosegue gli scambi nel momento in cui scriviamo.

I Prezzi dell’Oro Tornano Verso il Livello dei 1290$

Il dollaro è stato sospinto dalle notizie che riportano che John Taylor è il candidato favorito di Trump per assumere il ruolo di presidente della Fed una volta che scadrà il mandato della Yellen. Taylor è conosciuto per essere un falco e ha sostenuto più volte in passato la necessità di un innalzamento dei tassi d’interesse, quindi, se dovesse ricevere l’incarico, è probabile che il dollaro ne gioverebbe. Il mercato è sempre pronto a cavalcare le notizie e così è stato anche ieri, quando ha cominciato a scontare la notizia sui prezzi. Ciò ha permesso di aggiungere forza al dollaro e ha portato i prezzi del metallo aurifero in ribasso, cosa che probabilmente proseguirà nel corso del breve termine. I prezzi dell’oro resteranno sotto pressione per oggi e anche nel prosieguo del breve periodo, mentre le Borse si spingono in rialzo, portando gli investitori a trasferire i propri fondi dal mercato aurifero per essere investiti sui mercati azionari.

 

Oro grafico giornaliero, 17 ottobre 2017
Oro grafico giornaliero, 17 ottobre 2017

Nel corso delle ultime 24 ore i prezzi petroliferi proseguono il loro stabile andamento positivo che potrebbe continuare per il breve termine. Con attese di vendite consistenti nella regione tra i 53$ e i 55$, non sarà un compito semplice per i rialzisti del petrolio spingere i prezzi in rialzo, pertanto è probabile che il consolidamento dei mercati petroliferi continuerà fino a quando non si raggiunge la spinta necessaria per una mossa in rialzo.

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Durante le ultime 24 ore anche i prezzi dell’argento si sono mossi in ribasso verso i minimi della regione dei 17.00$, dato che la domanda di strumenti considerati beni rifugio si è ridotta, a seguito dell’attenuazione dei rischi nella regione coreana, e anche i mercati azionari si sono mossi in rialzo. Prevediamo che questa debolezza dell’argento proseguirà nel corso del breve periodo.

This article was originally posted on FX Empire

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