Principali produttori camion UE potrebbero dover risarcire 100 mld per cartello

LONDRA (Reuters) - La società che si occupa di contenziosi Bentham Europe progetta di finanziare una causa per chiedere 100 miliardi di euro di danni alle principali società europee produttrici di camion dopo che queste hanno ammesso di aver operato in cartello per 14 anni. Bentham ha spiegato che intende appoggiare un'azione di gruppo dei compratori di camion che hanno subito le consequenze del cartello che include Volvo, Daimler, la DAF di Paccar, la Iveco di CNH Industrial e la MAN di Volkswagen. A luglio le autorità di vigilanza europee hanno comminato a quattro produttori una multa di 2,9 miliardi di euro per aver fissato i prezzi e riversato sui consumatori i costi per adeguarsi a regole più severe sulle emissioni. La MAN di Volkswagen è riuscita ad evitare la multa dopo aver denunciato la pratica, ma tutti e cinque hanno ammesso di aver operato in cartello tra il 1997 e il 2011. Scania (VW) resta sotto indagine. Bentham Europe, posseduta da fondi che fanno riferimento a Elliott Management, stima che 10 milioni di camion siano stati venduti nell'Unione Europea nel periodo e che ognuno sia stato fatto pagare circa 10.500 euro in più. Bentham, che sta finanziando anche la causa degli azionisti contro la catena di supermarket Tesco e contro VW, ha detto che è troppo presto per annunciare quale studio porterà avanti la causa e in quale giurisdizione. I contenziosi finanziati da parti terze sono diventati molto comuni in Gran Bretagna negli ultimi sette anni. I finanziatori si offrono di pagare la causa in cambio di una percentuale sui ritorni. ((Redazione Milano, Reuters Messaging: elisa.anzolin.thomsonreuters.com@reuters.net, +39 02 66129692, Reutersitaly@thomsonreuters.com)) Per una panoramica su mercati e notizie in lingua italiana con quotazioni, grafici e dati, gli abbonati Eikon possono digitare nel Search Box di Eikon la parola "Pagina Italia" o "Panorama Italia" Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia