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Privacy, Facebook ha raccolto 1,5 milioni di indirizzi mail senza permesso

(Photo Illustration by Omar Marques/SOPA Images/LightRocket via Getty Images)
(Photo Illustration by Omar Marques/SOPA Images/LightRocket via Getty Images)

Facebook e la privacy, un rapporto complicato. Il social network, infatti, ha ammesso di aver accumulato 1,5 milioni di indirizzi di posta elettronica degli utenti senza chiedere il permesso. A riportare la notizia è Business Insider che ha riscontrato l’inizio di questo accumulo improprio di indirizzi di posta elettronica da maggio 2016.

L’ammissione

Il social network di Mark Zuckerberg ha ammesso di aver caricato involontariamente su Facebook questo elenco e che ora si sta adoperando per la rimozione. “Il mese scorso abbiamo smesso di offrire la verifica della password tramite email come opzione per le persone che verificassero il loro account al momento della registrazione per Facebook. Quando abbiamo esaminato i passaggi che le persone stavano eseguendo per verificare i loro account, abbiamo scoperto che in alcuni casi i contatti email della gente sono stati caricati involontariamente su Facebook quando hanno creato il loro account”, ha spiegato un portavoce della società.

La cybersicurezza

Il caso è emerso dalla denuncia di un esperto di cybersicurezza. Dopo aver notato che Facebook richiedeva ad alcuni utenti l’inserimento della password della posta elettronica al momento della registrazione per verificare l’identità, si è insospettito, poiché fornire indirizzo email e la password per un accesso è una procedura sorpassata dagli esperti del settore.

L’avviso

Il social di Menlo Park avvisava gli utenti che al momento dell’iscrizione al social, inserendo la propria email, avrebbe importato i contatti per costruire la rete di connessione sociali. All’inizio nessuno ci ha dato il giusto peso, senza chiedersi dove finissero questi contatti, e Facebook intanto ne ha raccolti oltre 1,5 milioni.

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