Privatizzazioni, in 2014 Stm e Rai Way, 5 miliardi nel 2015 da Enav e Poste

MILANO (Reuters) - Entro il 2014 il Tesoro punta a cedere la quota di Stm in suo possesso alla Cassa depositi e prestiti (Cdp) e, come detentore del 100% della Rai, a cedere una quota di Rai Way attraverso l'offerta pubblica di azioni. Sono queste le privatizzazioni a cui limita il raggio di azione per l'anno in corso Francesco Parlato, responsabile del Tesoro per le privatizzazioni. "E' plausibile che Stm venga ceduta entro quest'anno al gruppo Cdp valutando l'interesse reciproco. Poi, come ha ribadito il ministro, ogni operazione è soggetta alle condizioni di mercato", spiega. Il Tesoro detiene attualmente il 50% di Stm Holding, che controlla Stm con il 27,5% circa pari, in trasparenza, a una quota vicina al 13,75% della società. Una partecipazione che, in base alla chiusura di ieri in borsa del titolo, vale poco meno di 650 milioni di euro. Per quanto riguarda Rai Way, prossima all'Ipo, Parlato valorizza l'incasso della Rai per la cessione del 30,5% (o del 34,9% con l'esercizio delle opzioni di sovrallocazione e di greenshoe) attorno ai 300 milioni con "un range di valorizzazione tra 800 milioni e 1 miliardo di euro". A questo si aggiungerà, come previsto dalla legge di Stabilità, la cessione di altri 500 milioni di immobili del Demanio, con tutta probabilità alla Cassa Depositi e Prestiti. "Il Demanio sta preparando una lista di immobili, soprattutto della Difesa, e il destinatario atteso è ancora una volta la Cdp", dice una fonte vicina alla situazione. Con queste tre voci l'introito complessivo si avvicinerebbe a 1,5 miliardi, 3 sotto i 4,5 miliardi, pari allo 0,28% del Pil, previsti nella legge di Stabilità. Per ovviare a questa carenza si guarda in primo luogo alla cessione di un ulteriore 5% di Enel che, alle quotazioni attuali, vale poco meno di 1,9 miliardi. Mentre per il 4,34% di Eni di cui si è parlato, anche se in termini meno stringenti, la valorizzazione attuale sfiora i 2,6 miliardi. "Il Tesoro valuta tutte le possibilità, non ci sono indicazioni precise", si limita a commentare Parlato. IN 2015 POSTE ED ENAV, INCASSO ATTESO A 5 MLD, PIU' AVANTI FS Dal prossimo anno, e sino al 2018, il Tesoro si è impegnato ad attuare un piano di privatizzazioni pari allo 0,7% di Pil, oltre 11 miliardi di euro, in media d'anno. Nel 2015 "Poste è sicuramente un target del Tesoro insieme a Enav", ha spiegato Parlato a margine di un convegno. "Da queste due privatizzazioni complessivamente pensiamo possibile un introito di 5 miliardi". Una previsione leggermente al ribasso rispetto alle stime governative precedenti che, per la vendiita del 40% di Poste e del 49% di Enav, indicavano un range tra i 5 e i 6 miliardi. Con un orizzonte temporale più ampio, entra nel novero delle privatizzazioni Ferrovie dello Stato. "E' una scelta del governo. Di Ferrovie dello Stato si deve capire cosa e come è privatizzabile, non è detto che questo processo possa chiudersi in 12 mesi, sicuramente nel prossimo biennio", commenta Parlato il giorno dopo l'assemblea del gruppo pubblico. Ieri l'assemblea della società ha affidato all'AD Michele Elia l'incarico di coordinare ogni iniziativa per la valorizzazione del gruppo, "anche nell'ottica della privatizzazione". E per accelerare questo processo sarà creato uno specifico gruppo di lavoro presso il ministero dell'Economia. (Luca Trogni) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia