Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 11 minutes
  • FTSE MIB

    34.269,53
    +329,78 (+0,97%)
     
  • Dow Jones

    38.179,09
    +93,29 (+0,24%)
     
  • Nasdaq

    15.927,56
    +315,80 (+2,02%)
     
  • Nikkei 225

    37.934,76
    +306,28 (+0,81%)
     
  • Petrolio

    83,67
    +0,10 (+0,12%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.616,25
    +201,96 (+0,34%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.330,32
    -66,21 (-4,75%)
     
  • Oro

    2.345,40
    +2,90 (+0,12%)
     
  • EUR/USD

    1,0679
    -0,0054 (-0,50%)
     
  • S&P 500

    5.099,36
    +50,94 (+1,01%)
     
  • HANG SENG

    17.651,15
    +366,61 (+2,12%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.009,13
    +70,12 (+1,42%)
     
  • EUR/GBP

    0,8574
    +0,0001 (+0,01%)
     
  • EUR/CHF

    0,9765
    -0,0020 (-0,20%)
     
  • EUR/CAD

    1,4618
    -0,0031 (-0,21%)
     

Quante tasse pagherà Cristiano Ronaldo in Italia?

La maglia di Cristiano Ronaldo (foto: LaPresse)
La maglia di Cristiano Ronaldo (foto: LaPresse)

La Cristiano Ronaldo mania è già una realtà, non solo a Torino ma in tutta Italia. I tifosi della Juventus in attesa di vedere giocare il campione portoghese sono in notevole subbuglio, e nonostante anche i sostenitori delle altre squadre non abbiano fatto mancare dimostrazioni di ammirazione, c’è chi ha duramente contestato il suo arrivo in Italia.

C’è stata ad esempio una mezza protesta tra gli operai FCA, che hanno contestato lo stipendio del Pallone d’Oro, definendolo ‘immorale’ (dimenticando ad esempio che la Ferrari, marchio facente parte dello stesso gruppo, paga lautamente anche i piloti di F1 Vettel e Raikkonen senza che nessuno abbia mai provato a metterci becco). Un’altra domanda che molti si sono posti è: Cristiano Ronaldo ora pagherà le tasse in Italia?

16 luglio: Cristiano Ronaldo saluta i fan fuori dal centro medico della Juventus (foto: LaPresse)
16 luglio: Cristiano Ronaldo saluta i fan fuori dal centro medico della Juventus (foto: LaPresse)

La risposta è sì: Cristiano Ronaldo avrà una sua cartella all’Agenzia delle Entrate. E il suo arrivo alla Juventus può addirittura essere stato facilitato dalla normativa fiscale vigente in Italia. Vediamo perché…

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Il portoghese usufruirà di una norma contenuta nella Legge di Stabilità 2017 (governo Gentiloni), che prevede un’imposta sostitutiva di 100mila euro sui redditi prodotti all’estero. La norma è stata creata per attirare milionari stranieri e per far loro investire denaro in Italia. Secondo le prime stime, i milionari che hanno sfruttato la norma sono per ora 155; Cristiano Ronaldo si aggiungerà all’elenco.

CR7, non essendo mai stato residente in Italia negli ultimi 10 anni, potrà avere questa ‘agevolazione’, venendo tassato sui redditi esteri soltanto con l’imposta sostitutiva, mentre per quelli prodotti in Italia rimarrà sotto il regolamento IRPEF. Il campione portoghese vedrebbe il compenso corrisposto dalla Juventus per le sue prestazioni sportive soggetto a Irpef (con l’aliquota più alta, per ovvi motivi), mentre i proventi derivanti dai suoi tantissimi e ricchissimi contratti di sponsorizzazione e da attività finanziarie prodotte fuori dai confini italiani rientrerebbero nella tassazione dei 100mila euro fissi ogni anno per un limite massimo di 15 anni.

Per Cristiano Ronaldo si tratterebbe di un gran risparmio, mentre lo Stato si ‘accontenterà’ di questa entrata fissa di 100mila euro – permettendo tuttavia all’economia di avere dei benefici grazie al giro d’affari che porterà CR7 giocando le partite nei vari angoli della penisola.

Cristiano Ronaldo saluta i fan fuori dal centro medico della Juventus (foto: LaPresse)
Cristiano Ronaldo saluta i fan fuori dal centro medico della Juventus (foto: LaPresse)

Grazie a questa norma, una sorta di flat tax per atleti, saranno potenzialmente sempre di più i campioni del calcio che avranno motivi extra-sportivi per venire a giocare in Italia. La norma infatti è valida sia per i giocatori nelo spazio Schengen come Cristiano Ronaldo, sia per i cittadini dei paesi che non sono membri dell’UE – attraverso l’Investor Visa, un sistema che fornisce un visto a patto che i richiedenti investano nel paese dove svolgeranno i loro affari.

L’Investor Visa consiste in tre possibili modalità d’investimento: in obbligazioni pubbliche per almeno due milioni da mantenere per almeno due anni; in capitale di rischio di imprese nazionali per almeno un milione di euro o 500mila euro in caso di startup; donazione a carattere filantropico di almeno 1 milione di euro. Magari anche Leo Messi ci penserà su, prima di rinnovare con il Barcellona.

LEGGI ANCHE: il fisco spagnolo non molla CR7, ‘arresto possibile anche in Italia’