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Quella fastidiosa sensazione di essere sott'acqua... ma è "solo" un orecchio tappato

Photo credit: Photographer, Basak Gurbuz Derman - Getty Images
Photo credit: Photographer, Basak Gurbuz Derman - Getty Images

Accumulo di cerume, cambio di altezza e pressione, ma anche infezioni, allergie o malattie. L’orecchio tappato, la fastidiosa sensazione di udito ovattato, non va sottovalutato. Dietro ci sono molte possibili cause e per evitare inutili rischi è utile conoscerne tutti i possibili rimedi, sia naturali e fai da te, che medici.

Lo sperimentiamo tante volte nella vita, si tratta di quel senso di pienezza nelle orecchie, che ci appaiono d’improvviso otturate dopo un volo in aereo, una nuotata al mare o in piscina, oppure mentre abbiamo un raffreddore. Questo può portare a difficoltà nell’ascolto, dolore o addirittura, in alcuni casi, fischi prolungati e vertigini. La situazione può poi farsi delicata se si è incinte o può nascondere patologie su cui è necessario porre attenzione. Per questo è molto importante sapere quali sono i vari motivi che portano a questo problema, che si risolve per lo più autonomamente, come ognuno vede nella sua esperienza. In ogni caso il fastidio si può alleviare o spegnere del tutto in modi diversi a seconda di ciò che lo ha scatenato.

Photo credit: Annice Lyn - Getty Images
Photo credit: Annice Lyn - Getty Images

Orecchie tappate, le cause e i sintomi

Le orecchie possono ovattarsi e sembrare intasate a causa di fattori sia interni che esterni, influenzando in modo diverso l’udito. Si tratta di una sensazione che chiunque può sperimentare, ma sono i bambini e le bambine a soffrirne di più, specialmente quando hanno l’influenza. Le cause interne sono: blocco della tromba di Eustachio, infezione alla cavità dell’orecchio, allergie, raffreddore, sinusite, neuroma acustico. Le cause esterne sono: il troppo cerume nelle orecchie e i cambi di altitudine e pressione atmosferica.
Tra queste le cause più comuni sono proprio quest’ultime, che dipendono da attività frequenti della nostra vita. Meno diffuse le cause interne, di cui le più gravi sono assolutamente rare. Tanti i possibili sintomi associati all’orecchio tappato, a seconda delle cause: oltre alla sensazione di ovattatura, il prurito, l’abbassamento dell’udito, le vertigini, la rinorrea, la febbre, il mal di denti (tipicamente i superiori) e l’irritabilità.

L’orecchio tappato dopo la doccia, ma anche ad alta quota: i motivi

Quando l’acqua rimane intrappolata nell’orecchio dopo una doccia oppure un bagno al mare o in piscina, stagna nel condotto uditivo, all’altezza del timpano. Nella maggior parte dei casi il liquido fuoriesce naturalmente, ma non va tenuto nell’orecchio per troppo tempo. L’acqua, infatti, ammorbidisce la pelle del condotto uditivo e agevola l’ingresso di batteri e virus, inoltre altera la temperatura dell’apparato, portando a possibili infiammazioni e mal d’orecchi. Quando per l’umidità in eccesso crescono batteri e funghi, si sperimenta il cosiddetto “orecchio del nuotatore”, un’infezione che può portare a prurito, dolore, gonfiore, febbre e diminuzione dell’udito. L’altra causa che più sperimentiamo è il cambio d’altitudine: quando un aereo decolla o atterra, si usa un ascensore, si fanno delle immersioni in profondità o si cammina/guida su e giù per le montagne si può bloccare la tromba di Eustachio. Questa non è in grado di equiparare la pressione interna con quella esterna e ciò provoca un allungamento temporaneo del timpano.

Photo credit: EyesWideOpen - Getty Images
Photo credit: EyesWideOpen - Getty Images

Come stappare l’orecchio tappato:
i rimedi più semplici

In tutti questi casi spesso stappare l’orecchio è facile. Per l’acqua nelle orecchie il primo rimedio è quello di smuovere un po’ la testa verso il basso per lasciare uscire il liquido. Ma se questo sistema non dovesse funzionare ci sono diversi altri sistemi da mettere in pratica. Si può usare un phon, con un’intensità minima, per riscaldare la cavità uditiva e asciugare l’acqua. Oppure si può tamponare l’orecchio con la punta di un asciugamano, delicatamente e non troppo in profondità. L’ultimo rimedio fai da te è l’impacco. Per farlo riempi una bacinella d’acqua calda e immergici dentro un panno di cotone sterilizzato. Quindi strizzalo e posizionalo sull’orecchio. In caso di infezione da nuotatore, dopo aver contattato un medico, si possono provare gocce auricolari medicate o antibiotici per attacchi batterici. Per il cambio di altitudine si possono provare questi trattamenti: sbadigliare, deglutire (eventualmente prima pizzicando il naso e soffiando delicatamente), masticare una gomma o succhiare una caramella dura. Se il fastidio persiste si contatta il proprio medico per farsi prescrivere degli integratori o dei farmaci decongestionanti.

Acufene: che legame c’è tra orecchio tappato e ronzio?

L’orecchio tappato in vari casi può anche causare un fastidioso ronzio. Uno dei motivi più comuni che porta a questo è l’accumulo di cerume. Questa sostanza viene prodotta per proteggere la cavità uditiva dalle infezioni e fornire una barriera fisica contro acqua e insetti. Il corpo la rimuove tramite un meccanismo autopulente, ma alcune volte questo sistema fallisce e il cerume si accumula. Le persone più a rischio in tal senso sono: quelli che ne hanno già sofferto, bambini, anziani, pazienti con deficit cognitivi e soggetti con apparecchi acustici o tappi per le orecchie. Cercare di togliere il cerume con un cotton fioc è sconsigliato nonché pericoloso, i rimedi migliori sono tre: l’irrigazione un leggero getto d’acqua calda, non troppo forte per non danneggiare il timpano, l’uso di agenti cerumenolitici prescritti dal medico, disperdono chimicamente la sostanza occludente, e la rimozione fatta dai medici con sonde, ganci, pinze o la microsuzione, un’operazione realizzata tramite un tubicino aspirante.

Photo credit: Teeramet Thanomkiat / EyeEm - Getty Images
Photo credit: Teeramet Thanomkiat / EyeEm - Getty Images

Allergie o gravidanza possono causare l’orecchio tappato

Durante la gravidanza è più probabile soffrire di perdite d’udito e acufene, che portano a fischi e intasamenti nelle orecchie. A causarli, indirettamente, sono i normali cambiamenti ormonali e circolatori. Più raramente arrivano per ipertensione, emicranie, anemia o problemi di sonno.
Si può poi avere l’orecchio tappato per allergie, si parla allora di rinite allergica. Si verifica quando il sistema immunitario reagisce in modo eccessivo agli allergeni presenti nell'ambiente, come polline, polvere o peli di animali domestici. In tal caso si può sperimentare pressione all'interno dell'orecchio e un senso di schiocco, assieme a starnuti e pruriti. Per trattare la rinite allergica si usano farmaci antiallergici, ma anche terapie complementari come l’agopuntura, l’irrigazione nasale e l’uso di integratori a base di erbe butterbur.

Ricorrere al medico: quando l’orecchio chiuso è causato da infezioni, disfunzioni o malattie

Si può poi avere l’orecchio tappato per infezioni da influenza, sinusite o raffreddore, causate da batteri, funghi o virus. Riposare molto e bere acqua o tè può aiutare a guarire velocemente. Se i fastidi persistono potrebbero essere necessari antibiotici, paracetamolo o farmaci antifugini. In generale va poi sempre consultato un medico se i rimedi casalinghi falliscono o se le orecchie bloccate sono accompagnate da: febbre duratura, forte dolore o vertigini e perdita dell’udito. In tal caso ci potrebbe essere una disfunzione alla tromba di Eustachio di grave entità, associata spesso a problemi d’equilibrio e che può richiedere un intervento chirurgico. Altrimenti la cosiddetta malattia di Meniere, accompagnata soprattutto da vertigini e causata da fattori genetici e ambientali. Non esiste in tal caso una cura specifica, ma i medici possono raccomandare alcuni trattamenti, come una dieta o specifici farmaci.