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Rai, cda si schiera contro tagli governo, ma Todini si dimette

ROMA (Reuters) - Il cda della Rai ha dato oggi il via libera al ricorso contro la decisione del governo di ridurre di 150 milioni di euro il finanziamento dell'azienda in un voto adottato a maggioranza, al termine del quale la consigliera Luisa Todini, presidente di Poste Italiane si è dimessa. Lo ha riferito a Reuters una fonte aziendale. Alla decisione del Cda ha reagito duramente il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, secondo cui "il sì al ricorso appare chiaramente un voto determinato solo da logiche politiche e personali e ostile a ogni spinta riformatrice e di cambiamento", come si legge in una nota. Contro l'odg hanno votato la Todini (già parlamentare di Fi) e il consigliere Antonio Pilati, anch'egli vicino a Fi, mentre la presidente Anna Maria Tarantola si è astenuta, dice la fonte. Il decreto Irpef del governo di Matteo Renzi - quello che è servito a finanziare l'aumento in busta paga mensile di 80 euro per i reddito medio-bassi - ha tagliato i fondi della Rai per 150 milioni di euro, costringendo così l'azienda pubblica ad attuare una serie di economie e a vendere una quota di Rai Way, RWAY.MI, la controllata che detiene gli impianti di trasmissione e che proprio oggi ha esordito in borsa. Nel primo giorno di contrattazioni il titolo ha preso il 4,68%, spingendo Giacomelli a dire che Piazza Affari "ha smentito tutti i presagi di sventura" e che "la Rai finalmente valorizza un asset strategico dopo anni di immobilismo".