Ref: Italia in posizione retrovia per crescita, Pil 2014 a +0,8%
MILANO (Reuters) - In un contesto internazionale di ripresa economica avviatasi a pieno regime l'Italia mantiene una posizione di retrovia. Può vantare l'interruzione della lunga fase di recessione, ma non è ancora ritornata su un trend di crescita "in grado di sostenere il potere d'acquisto delle famiglie e la creazione di posti di lavoro". A scriverlo è Ref.ricerche nel suo nuovo rapporto congiuntutale trimestrale. Le nuove stime dell'istituto di ricerca indicano il Pil 2014 a +0,8% e quello 2015 a +1,1%. L'Italia procede "ancora a velocità blanda, frenata da una domanda interna su cui gravano la stretta creditizia e quella fiscale". In tema di conti pubblici il deficit/pil è atteso a 2,5% in 2014 e 2015, mentre il debito/pil dovrebbe attestarsi a 132,7% in 2014 (in linea con il 132,8% stimato per il 2013) e a 131,7% nel 2015. Al governo Ref.ricerche riconosce che "il grado di restrizione fiscale si attenua" e "una posizione meno squilibrata dal punto di vista dei conti pubblici": il saldo primario ha raggiunto un avanzo di dimensioni cospicue. Ma questi risultati sono stati conseguiti "al prezzo di un significativo aumento della disoccupazione e di una esasperazione delle condizioni di disagio sociale". Il tasso di disoccupazione è atteso nel range 12,2-12,5% nel triennio 2013/2015. "È una situazione non sostenibile a lungo per le famiglie e per le imprese. Molti settori produttivi hanno subito negli anni scorsi le conseguenze di un tracollo della domanda di dimensioni clamorose. Anche imprese solide e competitive si sono trovate in estrema difficoltà. Molte sono state espulse dal mercato, ma molte altre ancora stanno resistendo con fatica, e sono estremamente vulnerabili a qualsiasi evento sfavorevole" commentano gli economisti del centro di ricerca milanese. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia