Regeni, Egitto valuta ritorsioni contro Italia dopo stop forniture militari

IL CAIRO (Reuters) - L'Egitto sta valutando ritorsioni contro l'Italia che ha sospeso la fornitura di materiale militare per protestare contro la mancata individuazione dei responsabili della morte di Giulio Regeni. La scorsa settimana il Senato ha votato l'interruzione della fornitura di pezzi di ricambio all'aviazione militare egiziana, primo passo di protesta a livello commerciale dall'uccisione dello studente italiano in Egitto, il cui corpo fu trovato nei sobborghi del Cairo, con evidenti segni di tortura, il 3 febbraio scorso. Ieri ministero dello Sviluppo ha annunciato anche che valuterà la revoca dell'autorizzazione concessa per la vendita di un software spia all'Egitto. L'Italia ha ripetutamente lamentato la mancanza di cooperazione delle autorità egiziane nel ricercare i responsabili dell'omicidio e in aprile ha richiamato l'ambasciatore per consultazioni. Il ministero degli Esteri egiziano ha detto ieri sera in una nota che il voto del Senato danneggerà la cooperazione tra i due paesi. "Ci disipiace per la decisione e considereremo misure simili che colpiscano le aree di cooperazione con l'Italia", recita il comunicato senza specificare le misure che riguarderanno "la cooperazione bilaterale, regionale e internazionale, tra Italia ed Egitto". Questo comprenderà "una revisione della cooperazione in corso nella lotta all'immigrazione illegale nel Mediterraneo e nella gestione della situazione in Libia". L'Italia è stata nel 2015 il quarto più importante partner commerciale dell'Egitto sia per importazioni che per esportazioni, secondo l'agenzia ufficiale di statistica del Paese (CAMPAS). Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia