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Italia, Renzi: investimenti fuori da Patto Ue

Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e il premier Matteo Renzi all'Europarlamento di Strasburgo lo scorso 25 novembre. REUTERS/Patrick Hertzog/Pool (Reuters)

di Giselda Vagnoni ROMA (Reuters) - L'Italia si aspetta che il piano Ue per il rilancio degli investimenti consenta agli Stati membri di scorporare i rispettivi contributi dal calcolo del deficit e chiede che anche gli investimenti nazionali ritenuti rilevanti a livello comunitario possano essere esclusi dal Patto di stabilità. Lo ha detto in Parlamento, illustrando l'agenda del Consiglio Ue di giovedì, Matteo Renzi, da luglio e sino a fine anno presidente di turno dell'Unione europea. La ripresa della domanda aggregata è considerata dall'Italia fondamentale perché l'Europa non cada nella spirale della decrescita e della stagnazione dei prezzi. Nella riunione di questa settimana i 28 Paesi membri dell'Unione saranno chiamati ad approvare il piano di investimenti del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker basato su un'operazione di ingegneria finanziaria per la quale 21 miliardi di fondi Ue e della Banca europea degli investimenti si trasformeranno in 315 miliardi di project funding. La Commissione spera che i singoli Stati contribuiscano con propri fondi al rafforzamento delle risorse a disposizione. A Montecitorio, Renzi ha detto che il piano ha il merito di porre al centro del dibattito europeo il tema della crescita e che "questo porta a immaginare che i contributi che gli Stati membri daranno alle istituzioni europee per alcuni investimenti giudicati meritevoli saranno finalmente scorporati dal Patto di stabilità". Juncker ha promesso "trattamenti di favore" sul calcolo del deficit a quei Paesi che parteciperanno al previsto European Fund for Strategic Investment. La settimana scorsa il ministro delle Finanze polacco Mateusz Szczurek ha detto che nessun governo metterà un centesimo nel fondo a meno che non sia certo che i soldi investiti non saranno calcolati ai fini del deficit. Ma la Germania non vuole intaccare le regole sui bilanci temendo di creare un precedente. L'apertura di Juncker, secondo Renzi, "è un primo passo ma non è sufficiente". "Noi pensiamo che il passaggio logico immediatamente successivo sia consentire agli Stati membri di scorporare dal Patto i propri investimenti sulle proprie opere pubbliche, anche pronti a una verifica sulle singole opere con istituzioni comunitarie", ha detto il segretario del Pd. Secondo dati della Banca d'Italia, la crisi economica e la necessità di consolidare i conti pubblici hanno determinato un calo degli investimenti del 20% in termini reali nell'area dell'euro tra il 2007 e il 2013. In Italia il calo è stato perfino peggiore: oltre il 25% per quelli privati e il 30% per quelli pubblici. Il crollo degli investimenti ha alimentato una frenata economica che ha fatto perdere all'Italia il 9% del Pil in 6 anni. Renzi ha detto che l'Italia continuerà a rispettare il vincolo del 3% del Pil sul deficit "non potendo ovviamente venire meno in modo autonomo al prestigio del nostro Paese". Ma ha anche aggiunto che continuerà a battersi all'interno del Partito socialista europeo e del Consiglio Ue perché investimenti nazionali come quelli a favore della riduzione della bolletta energetica, per la banda larga e l'edilizia scolastica possano essere esclusi dal Patto. "La nostra battaglia storica è scorporare gli investimenti. Non c'è nessun patto di stabilità finanziario che possa mettere in discussione il patto di stabilità architettonico delle scuole dove stanno i nostri figli", ha concluso. In serata il vice presidente della Commissione europea Frans Timmermans ha replicato ai commenti dell'ex sindaco di Firenze osservando che le regole sui bilanci al momento non consentono di scorporare gli investimenti nazionali. "Quello che Matteo Renzi vuole fare lo deve mettere sul tavolo nel dibattito del Consiglio europeo", ha detto Timmermans in una conferenza stampa al Parlamento europeo a Strasburgo. "Per noi le regole sono le regole e non possiamo cambiarle così," ha aggiunto. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italianoLe top news anche su www.twitter.com/reuters_italia