RES PUBLICA - Guzzetti contro Renzi, in ballo non solo la Cdp

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - Giuseppe Guzzetti ha alzato la voce contro Matteo Renzi su nomine e ruolo della Cdp. Il presidente dell'Acri, l'associazione delle Fondazioni bancarie, ha più di un motivo per essere in rotta di collisione con il presidente del Consiglio. Non solo le origini di Guzzetti pescano in quella sinistra Dc dalla quale provengono alcuni degli oppositori interni dell'attuale segretario del Pd (un nome per tutti? Rosi Bindi), ma la sua visione del credito è legato al modello banca-territorio che il presidente del Consiglio ha definitivamente messo in crisi con la riforma delle Popolari del gennaio scorso. Nelle politiche di Renzi c'è però un altro punto sul quale Guzzetti si è trovato fiero oppositore: con la legge di Stabilità dello scorso anno il governo portò un incremento dal 5% al 77,74% della quota imponibile dei dividendi delle fondazioni, aumentandone così considerevolmente la tassazione degli utili, prima quasi esenti. Un colpo pesantissimo ai bilanci degli enti dei quali il presidente di Cariplo è la storica guida. Nella difesa del presidente della Cdp Franco Bassanini, per statuto indicato dalle Fondazioni che detengono il 18,4% della Cassa e in scadenza nell'aprile del 2016, c'è sì la battaglia sulla banda larga che ha visto su fronti diversi il presidente della Cdp e il consigliere per le politiche industriali di Renzi Andrea Guerra. Ma sul piatto Guzzetti potrebbe mettere anche questioni meno ideali. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia