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RES PUBLICA - Il difficile bipolarismo a destra, in cerca di leader

Il leader di Forza Italia ed ex premier Silvio Berlusconi. REUTERS/Stefano Rellandini (Reuters)

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - L'anomalo bipolarismo italiano ha vissuto per un ventennio su un leader forte a destra, Silvio Berlusconi, ed uno meno carismatico per quanto solido a sinistra, Romano Prodi. La nuova stagione politica, rafforzata nel bipartitismo dalla nuova legge elettorale seppure non da un sistema partitico frastagliato e multipolare, si apre con un leader a sinistra fortissimo (Matteo Renzi) ma grande confusione a destra. L'idea ora di Berlusconi di rilanciare una sua iniziativa politica proponendo un Partito repubblicano italiano, sul modello americano, è sicuramente ad effetto ma non risolve il problema: non si vede chi potrebbe esserne il leader. Non lo è l'ex delfino Angelino Alfano, risucchiato nel gorgo di mille polemiche. Non lo è Raffaele Fitto, che assomiglia più a un capocorrente di democristiana memoria. Non lo è il leghista Matteo Salvini, troppo radicale per essere a guida del movimento dei moderati. Non lo è la figlia Marina, troppo impegnata da un delicato momento societario per le aziende di famiglia. La crisi di leadership si riverbererà sulle prossime elezioni Regionali. Anche se è difficile ipotizzare tracolli vista la presenza del bastione veneto nella geografia delle urne di fine maggio, l'appuntamento appare più come momento terminale di uno stato di crisi che punto di partenza per un nuovo centrodestra. La campagna elettorale già avviata in questi giorni sarà interessante, anche da questo punto di vista. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia