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RES PUBLICA - Precettati per la corsa al Quirinale

Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano (a sinistra) con il premier Matteo Renzi. REUTERS/Remo Casilli (Reuters)

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - Sui rossi divani del Transatlantico a Montecitorio si racconta che persino la revoca della precettazione dei ferrovieri per lo sciopero generale di oggi rientra nella partita per il Quirinale. L'attivismo del ministro Maurizio Lupi, così come quello di Angelino Alfano sulle norme anticorruzione all'esame del consiglio dei ministri di questa sera, sono un segnale della riaffermazione della centralità dell'Ncd in vista della partita per la successione a Giorgio Napolitano alla presidenza della Repubblica. Un avviso a Matteo Renzi di non prescindere dai suoi alleati di governo centristi nell'avanzare candidature. Ma il premier, nello scontro con i sindacati sullo sciopero, era preoccupato soprattutto di non scoprirsi troppo a sinistra. Non è passato inosservato il grande attivismo di Massimo D'Alema in questi giorni, volto a riacquistare la leadership della sinistra Pd in vista della partita per il Quirinale, come rilevano oggi Stefano Folli su la Repubblica e Carlo Bertini sulla Stampa. D'Alema, sulla presidenza della Repubblica, non ha mai nascosto mire proprie e già nella passata elezione avrebbe voluto giocare da protagonista. Questa volta non vuol farsi tagliare fuori ancor prima che la gara inizi. Intanto Napolitano lancia segnali a Renzi sulla necessità di una guida forte e sicura dal suo successore al Colle. E Renzi sa che nella partita, ancor prima di studiare come vincerla, deve stare attento a non perdere: sarebbe il primo forte stop al suo cammino. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia