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RES PUBLICA - Renzi avanti su banda larga e scuola, ma senza strappi

Il premier Matteo Renzi. REUTERS/Tony Gentile (Reuters)

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - Il consiglio dei ministri di questa sera rilancia il programma di governo su due punti qualificanti quali la scuola e il programma per la banda larga. Su entrambi i temi opererà senza strappi. Sulla scuola, rispetto al programma iniziale di presentare la riforma divisa in un decreto legge (sui precari) e un ddl (con la riforma vera e propria), secondo le anticipazioni ci dovrebbe essere solo il ddl per evitare "forzature" nei riguardi del Parlamento e lasciando spazi più ampi di manovra a deputati e senatori. La mossa serve soprattutto al premier Matteo Renzi per cercare di recuperare margini di manovra e dialogo con le aule parlamentari dopo gli attriti delle ultime settimane e lo scontro con la minoranza interna del Pd. Sulla banda larga il freno a mano è stato tirato qualche tempo fa, non negli ultimi giorni come certe ricostruzioni giornalistiche hanno cercato di evidenziare. La frenata è dovuta soprattutto all'assetto di controllo della società di gestione della rete dell'ultrabanda dopo lo stop all'operazione Metroweb imposta dal cda di Telecom Italia che ha di fatto bloccato, almeno momentaneamente, il progetto al quale si guardava anche da parte di palazzo Chigi. Probabilmente la partita si riaprirà a luglio, quando Telecom avrà riavviato il percorso di cambiamento dei suoi assetti societari. Intanto Renzi mette sul tavolo i 6 miliardi cofinanziati dall'Unione europea per la banda larga con il piano che li rende spendibili. Su entrambi i fronti, scuola e banda larga, quindi nessuno stop, ma senza forzare. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia