RES PUBLICA - Renzi lancia campagna referendum a ottobre, pensando a Ue

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - Il voto di questo pomeriggio alla Camera sulla riforma costituzionale, nota soprattutto per la riduzione dei poteri del Senato e del numero dei senatori, farà entrare il ddl nella sua fase finale: una nuova approvazione, si pensa definitiva, da parte di Camera e Senato fra tre mesi. Si potrà poi così andare, come annunciato da Matteo Renzi, al referendum confermativo in ottobre. Il presidente del Consiglio è tornato anche ieri sera sul tema del referendum nel corso della sua intervista al Tg1 stressando che il suo governo, a differenza dei precedenti, sta facendo le riforme, a iniziare dalla "madre di queste battaglie che è la riforma costituzionale". La sottolineatura ha due aspetti. Il primo è sul fronte europeo. Il botta e risposta anche degli ultimi giorni con gli organismi europei sull'utilizzo da parte dell'Italia della flessibilità nei conti pubblici ha sempre al centro la realizzazione di riforme strutturali come contropartita. Con la sua sottolineatura Renzi fa sapere alla Ue che l'Italia sta facendo "i compiti a casa" e ha tutte le carte in regola per ottenere quanto chiede. Il secondo aspetto è interno. Renzi pone l'accento sul tema delle riforme mentre sono ancora vive polemiche politiche sull'operato del suo governo su altri temi, a iniziare da quello bancario e del salvataggio delle quattro banche in particolare Banca Etruria. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia