La resistenza di Piazza Affari e l'anomalia di Wall Street
A Piazza Affari le quotazioni dell'indice MIB continuano ad oscillare attorno all'ultimo diaframma che ci separa dai massimi di gennaio: un comportamento che reputiamo fisiologico, perché scoraggia gli ultimi arrivati, inducendo loro a mollare la presa prima del prossimo strappo rialzista. L'obiettivo minimo resta situato attorno ai 20000 punti; quello ideale, è stato ricordato nel Rapporto Giornaliero di oggi.
Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) frattempo alla borsa di New York continua l'anomalia di un numero considerevole di società sui minimi annuali; non solo: in termini assoluti il dato risulta superiore alla statistica relativa alle società sui massimi da quattro giorni di fila, malgrado l'indice non sia così lontano dai massimi. È un fenomeno già sperimentato nel passato, con la differenza che allora il deterioramento dell'ampiezza di mercato fu riconducibile alle società più sensibili all'evoluzione dei tassi di interesse, mentre oggi la debolezza si registra soprattutto fra le small e medium cap, che avrebbero dovuto beneficiare della Trumponomics.
Il grafico proposto nel rapporto di oggi mostra la casistica più recente, e chiarisce cosa attendersi da Wall Street per le prossime settimane. Una proiezione che evidentemente collima con le indicazioni da qui a luglio fornite dai nostri modelli stagionali, come già dettagliato nel 2017 Yearly Outlook.
Nota. Il presente commento è un estratto sintetico del Rapporto Giornaliero, pubblicato tutti i giorni entro le 8.20 da AGE Italia; pertanto eventuali riferimenti a studi tecnici vanno intesi riferiti ai grafici ivi riportati.
Autore: Gaetano Evangelista Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online