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Rifiuti Roma, decreto anti-emergenza potrebbe andare a prossimo Cdm

Spazzatura nei pressi di un inceneritore REUTERS/ Alessandro Bianchi (Reuters)

ROMA (Reuters) - Un decreto che prevede la requisizione degli impianti di trattamento dell'immondizia di un consorzio privato potrebbe essere sottoposto al prossimo Consiglio dei ministri di venerdì per evitare il rischio di un'emergenza-rifiuti a Roma. Lo ha riferito oggi una fonte governativa. "Il decreto che dovrebbe andare entro questa settimana in Cdm conterrà quasi certamente una norma per trovare una soluzione in quel senso", ha detto la fonte a Reuters. Un'altra fonte governativa ha detto che al momento però il decreto non è all'ordine del giorno. La questione riguarda l'inchiesta della Procura di Roma che ha portato, nel gennaio scorso, all'arresto di Manlio Cerroni, anziano imprenditore considerato il "re" dei rifiuti di Roma, nei cui impianti viene trattata circa metà dell'immondizia prodotta nella Capitale, i cui scarti di lavorazione vengono poi inviati in discariche del Nord Italia. Cerroni, alcuni suoi collaboratori e funzionari e politici locali sono accusati di associazione a delinquere per traffico di rifiuti, truffa e altri reati. I tre impianti di trattamento che fanno riferimento a Cerroni - due dei quali attraverso il Co.la.ri., controllato da società dell'imprenditore - sono stati sottoposti nel gennaio scorso a un provvedimento di interdizione in seguito all'inchiesta. Per evitare che la raccolta dei rifiuti si bloccasse, il sindaco di Roma Ignazio Marino ha firmato un'ordinanza che consente di trasportare per tre mesi, fino al 21 maggio, l'immondizia negli impianti interdetti. L'ordinanza non è però rinnovabile, e dunque il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha ipotizzato nelle settimane scorse la requisizione degli impianti per evitare che il trattamento dei rifiuti si arresti. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia