Rifiuti Roma, sindaco firma nuova ordinanza anti emergenza

ROMA (Reuters) - Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha firmato oggi una nuova ordinanza per evitare l'interruzione del trattamento di circa metà dei rifiuti prodotti nella Capitale, ha annunciato oggi il Campidoglio, mentre si attende che il governo vari, forse già domani, un decreto per requisire gli impianti di smaltimento di un consorzio romano. La nuova ordinanza per "il superamento delle situazioni di criticità riguardanti il processo di gestione del ciclo dei rifiuti urbani della città", spiega in una nota il Comune, proroga il conferimento dei rifiuti ai due impianti di Trattamento meccanico-biologico(Tmb) di Malagrotta e all'impianto di tritovagliatura di Rocca Cencia, tutti appartenenti al consorzio privato Colari, che smaltiscono circa la metà dell'immondizia prodotta a Roma. La misura viene assunta "per il tempo strettamente necessario al verificarsi di altro evento istituzionalmente sopravveniente idoneo al superamento delle criticità in essere" (cioè un atteso provvedimento da parte del governo) e comunque non oltre i quattro mesi. Il Campidoglio afferma esplicitamente che la nuova misura è stata assunta per evitare "emergenze di ordine sanitario e di igiene pubblica", mentre aumentano le segnalazioni negli ultimi giorni di cumuli crescenti di rifiuti abbandonati in strada in diversi quartieri romani, a causa del sovraccarico degli impianti. Il provvedimento del sindaco colma il vuoto di un'ordinanza scaduta giusto oggi ed emanata a gennaio, dopo l'arresto del presidente del Colari, Manlio Cerroni, di alcuni suoi collaboratori e di funzionari pubblici nell'ambito di un'inchiesta su traffico di rifiuti e altri reati. In seguito all'inchiesta la prefettura aveva interdetto l'uso degli impianti privati, ma la precedente ordinanza del Campidoglio ha ripristinato il servizio per evitare l'emergenza, pur bloccando i pagamenti al Colari (circa 6,5 milioni di euro al mese, secondo il consorzio). La nuova ordinanza, ha riferito una fonte a conoscenza del dossier, è stata formulata in modo "leggermente diverso" rispetto a quella appena scaduta, per aggirare il rischio di bocciature. Il Campidoglio però spera che il governo vari nei prossimi giorni un decreto che requisisca gli impianti Colari, come ipotizzato nelle settimane scorse dal ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. "Il provvedimento ambiente ci sarà, probabilmente domani o in uno dei prossimi Cdm. E conterrà quella norma sulla requisizione degli impianti", ha detto a Reuters una fonte governativa. (Massimiliano Di Giorgio) Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia