Rogo Prato, arrestati 3 cinesi e 2 italiani, 6 indagati

FIRENZE (Reuters) - Tre imprenditori cinesi sono finiti in carcere e due italiani ai domiciliari per il rogo dello scorso dicembre in una fabbrica tessile di Prato, in cui persero la vita sette lavoratori cinesi. Lo riferisce in una nota la Guardia di Finanza - che con la polizia sta eseguendo una serie di perquisizioni - precisando che i reati contestati a vario titolo sono omicidio colposo aggravato plurimo, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro aggravata dal disastro, incendio colposo aggravato e favoreggiamento aggravato, a fini di profitto, della permanenza sul territorio dello Stato di clandestini. "Le indagini proseguono per chiarire il ruolo di eventuali persone corresponsabili", si legge nella nota. Le misure cautelari sono state disposte dal gip del Tribunale della città toscana, che ha accolto le richieste del pm Lorenzo Gestri. Nell'inchiesta sul rogo è indagata una sesta persona, la titolare della ditta, che è risultata però essere un prestanome dei reali proprietari della fabbrica, i tre cinesi arrestati. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia