Yahoo Finanza Roma, esecuzione in strada: ucciso pregiudicato
Stava rientrando in carcere a Rebibbia quando, raggiunto da quattro colpi di pistola, è stato ucciso in un agguato a pochi passi da casa. È stata un’esecuzione quella nella quale ha perso la vita il 43enne Gentian Kasa, albanese con precedenti alle spalle e attualmente in regime di semilibertà. Secondo quanto riportato da Ansa il corpo di Kasa è stato trovato nella tarda serata di ieri al Tufello in via Gabrio Casati.
Sul posto la polizia con la scientifica che ha effettuato a lungo i rilievi, sembrerebbe che per l’albanese sia stato fatale il colpo esploso alla testa da una calibro 7.65. Al momento non si esclude nessuna ipotesi, compresa quella di un regolamento di conti legato a questioni di droga.
Come riportato da Ansa nel curriculum di Kasa infatti si annoverano precedenti per stupefacenti, furto e ricettazione. Era stato arrestato dalla polizia per droga nel 2011 e dalla Guardia di Finanza di Roma e Ancona nel 2014. Dopo aveva ottenuto la semilibertà e lavorava come operaio per una società.
Al vaglio le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona che potrebbero aver ripreso gli attimi precedenti e successivi al delitto.
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Sconvolta la moglie che ha trovato il corpo del 43enne sul marciapiede a pochi metri da casa. "Faceva l'operaio, aveva commesso alcuni reati, ma stava cercando di rifarsi una vita" avrebbe detto agli investigatori.
I due si erano salutati poco prima, quando il 43enne aveva lasciato l'abitazione per fare ritorno nel carcere di Rebibbia. La moglie, che era abituata a ricevere una telefonata dal marito prima che rientrasse in cella, non sentendolo ha provato a contattarlo senza poi ricevere risposta. Poi, forse immaginando che i rumori sentiti potevano essere spari di pistola, si è precipitata in strada e ha trovato l’uomo riverso sul marciapiede.
