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Ruby, Cassazione conferma assoluzione Berlusconi

Silvio Berlusconi. REUTERS/Stefano Rellandini (ITALY - Tags: POLITICS) - RTXSZKL (Reuters)

ROMA (Reuters) - La VI sezione penale della Corte di Cassazione ha respinto oggi il ricorso avanzato dalla Procura Generale di Milano e ha confermato, rendendola definitiva, la sentenza con la quale la Corte d'Appello di Milano il 18 luglio scorso ha assolto l'ex premier Silvio Berlusconi nel cosiddetto "processo Ruby". La sentenza, arrivata dopo circa 10 ore di camera di consiglio, è stata pronunciata dal presidente del collegio Nicola Milo, e costituisce il superamento di un ultimo scoglio per l'ex presidente del Consiglio verso la piena agibilità politica, anche se resta fra gli indagati dell'inchiesta "Ruby ter" in corso a Milano per presunta corruzione di testimoni. Nel luglio scorso l'Appello aveva ribaltato la sentenza di primo grado assolvendo Berlusconi dall'imputazione di concussione per costrizione "perché il fatto non sussiste" e da quella di prostituzione minorile "perché il fatto non costituisce reato". Nel giugno 2013 invece il Tribunale lo aveva condannato a sette anni di reclusione e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici con l'accusa di aver fatto pressioni sulla Questura di Milano la notte del 27 maggio 2010, quando era premier, nel tentativo di far rilasciare Karima el Mahroug, detta Ruby, e di occultare la sua presunta relazione con la ragazza, all'epoca minorenne. La Corte d'Appello, nelle sue motivazioni, sancì invece che quelle sulla Questura furono sì pressioni indebite ma che non avrebbero potuto essere qualificate come concussione, e che non era stato dimostrato che Berlusconi fosse consapevole della minore età della ragazza. (Massimiliano Di Giorgio) -- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia