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Russia, con sanzioni imprese Italia perdono 1 miliardo. Putin: meglio toglierle

RHO (Reuters) - Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha evidenziato nella conferenza stampa con il premier italiano, Matteo Renzi, che per effetto delle sanzioni le aziende italiane hanno perso un miliardo di euro. "Le sanzioni hanno comportato che le società italiane non hanno ricevuto un miliardo di euro grazie al quale avrebbero potuto creare nuovi posti di lavoro. Questo danneggia anche noi", ha detto Putin. Il presidente della Federazione russa ha elencato quello che fanno le aziende italiane in Russia. Finmeccanica "con il consorzio Sukhoi con il progetto Superjet 100, poi Enel ha investito molto in Russia, Rosneft ed Eni stanno rafforzando la piattaforma nel mare di Barents". Tornando al colloquio con Renzi, il presidente russo ha aggiunto: "Abbiamo parlato delle sanzioni... Abbiamo dei progetti assieme ed è ovvio che le compagnie italiane che hanno vinto delle gare sono interessate a realizzare questi progetti, ma ora sono fermi per le sanzioni". Dobbiamo, ha concluso Putin "cercare insieme delle vie di uscita che sono togliere le sanzioni o usare altri strumenti". A dire il vero prima ancora che dalle sanzioni talune joint venture fra le aziende dei due Paesi erano state colpite dalla crisi: l'AD di Finmeccanica ha più volte detto di voler ripensare la jv con Sukhoi che non lo soddisfa per nulla; Enel, che in Russia vende gas e produce energia attraverso Enel Russia, sta patendo la crisi del mercato locale e il mancato aggiornamento delle tariffe elettriche. L'ad del gruppo elettrico italiano oggi, uscendo da un pranzo con una delegazione russa guidata da Putin ha detto che in quel paese ci sono prospettive per Enel ma "se le sanzioni vanno avanti si vanno riducendo". (Giancarlo Navach) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia