Saipem: analisi tecnica
Torna sotto pressione Saipem (EUREX: 577305.EX - notizie) (uno dei peggiori titoli degli ultimi 5 anni), un tempo un titolo anche da cassettista, ora invece solo speculativo adatto ai trader. Qualche anno fa l’azione ci deliziava con ottime performance, poi sono arrivati i periodi bui e l’aumento di capitale che hanno frenato le lunghe corse dei prezzi. Le quotazioni sono nuovamente ritornate al di sotto di 0.4000 euro, pronte a testare per l’ennesima volta il supporto a 0.3830 euro, dal quale potrebbe partire una nuova speculazione casalinga (almeno per il momento solo così sembra reggersi). Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) in 3 mesi ha ceduto oltre 25 punti percentuali; tale andamento ha acuito i problemi emersi con il ribasso degli ultimi 3 anni (-85%) che ha relegato a distanze notevoli le prime resistenze strategiche nel lungo periodo. La permanenza dei corsi al di sopra del supporto speculativo a 0.3830 è strategica per evitare nuovi affondi che confermerebbero la forza del downtrend aprendo le porte verso area 0.3700 euro (2° target 0.3540 euro. Il supporto fondamentale di lungo periodo è posizionato a 0.3500 euro, la cui violazione in chiusura di seduta, potrebbe spingere i prezzi anche fino in area 0.3000 euro). Sul fronte opposto invece diventa fondamentale la rottura (in chiusura) della resistenza di 0.4350 euro per puntare verso il primo target a 0.4480 euro ma i veri segnali di risveglio si avranno oltre 0.4600 euro con tenuta settimanale. Il titolo in 6 mesi ha ceduto il 12%, il 72% in 2 anni, l’84% in 3 ed il 92% in 5 (dal 2000 ad oggi -12%).
Il Gruppo sostiene che nel primo trimestre del 2017 Saipem ha espresso una performance solida, nonostante il perdurare di un contesto di mercato difficile. Si continua a potenziare il business e a fare in modo che Saipem sia nella posizione migliore per cogliere le opportunità del futuro. Il Grp ha rafforzato la struttura finanziaria, e la nuova struttura organizzativa sarà pienamente operativa nel secondo trimestre.
Williams R: Ipervenduto.
Medie mobili esponenziali
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.
Risultati del primo trimestre 2017
Ricavi: 2.263 milioni di euro (2.840 milioni di euro nel primo trimestre del 2016)
EBITDA adjusted: 256 milioni di euro (314 milioni di euro nel primo trimestre 2016)
Risultato operativo (EBIT) adjusted: 122 milioni di euro (142 milioni di euro nel primo trimestre del 2016)
Risultato operativo (EBIT): 112 milioni di euro (142 milioni di euro nel primo trimestre del 2016)
Risultato netto adjusted: 54 milioni di euro (61 milioni di euro nel primo trimestre del 2016)
Risultato netto: 47 milioni di euro (61 milioni di euro nel primo trimestre del 2016)
Investimenti tecnici: 83 milioni di euro (45 milioni di euro nel primo trimestre del 2016)
Debito netto al 31 marzo 2017: 1.605 milioni di euro (1.450 milioni di euro al 31 dicembre 2016)
Acquisizione nuovi ordini: 509 milioni di euro
Portafoglio ordini residuo: 12.465 milioni di euro
Confermata la guidance 2017
Ricavi: ~ 10 miliardi di euro
EBITDA: ~ 1 miliardo di euro
Utile Netto: > 200 milioni di euro (inclusivo di circa 30 milioni di oneri di riorganizzazione)
Investimenti tecnici: ~ 0,4 miliardi di euro
Debito netto: ~1,4 miliardi di euro.
Previsioni per l’esercizio 2017
Malgrado i segnali di stabilizzazione del prezzo dell’olio, il mercato di riferimento di Saipem non ha manifestato segnali di ripresa rispetto a quanto assunto nel piano strategico approvato lo scorso ottobre. Resta quindi confermata la guidance 2017 già annunciata, ovvero:
Ricavi: ~ 10 miliardi di euro
EBITDA: ~ 1 miliardo di euro
Utile Netto: > 200 milioni di euro (inclusivo di circa 30 milioni di oneri di riorganizzazione)
Investimenti tecnici: ~ 0,4 miliardi di euro
Debito netto: ~ 1,4 miliardi di euro.
Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online