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Saras, ancora in difficoltà

In controtendenza Saras (-0.60%; FtseMib +3.60%; quinta seduta consecutiva negativa) che per il momento si mantiene al di sopra del sostegno a 1,37 euro (1.40 prezzo min. del giorno), la cui violazione farà scattare nuove ondate di vendite che proietteranno i corsi fino a 1,325 euro (primo target). Primi segnali positivi, a livello grafico di medio termine, solo oltre quota 1,64 euro. Il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo la teoria delle medie mobili esponenziali è in atto l’orientamento più ribassista possibile (le medie mobili esponenziali danno maggior rilievo alle barre recenti e meno importanza al passato; tendono a reagire più rapidamente alle variazioni improvvise del prezzo). Il 6 giugno scorso, Icbpi ha confermato il rating BUY su Saras con traget price a 2,3 euro. Gli esperti evidenziano che Saras presenta un dividend yield del 7,5%, un valore che rende il titolo ancora estremamente appetibile sotto il profilo della cedola. A maggio Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) ha confermato il rating outperform e target price a 2,50 euro.

L’esercizio 2016 è iniziato in maniera positiva per l’industria della raffinazione Europea, con margini di raffinazione a livelli simili a quelli dell’esercizio precedente. Tale andamento è principalmente riconducibile al permanere di una situazione di forte eccesso produttivo di grezzo, che favorisce in particolar modo le raffinerie versatili e complesse come quella del Gruppo Saras, capaci di lavorare anche materie prime di tipologie non convenzionali (ad esempio grezzi medi e pesanti, con elevati tenori di zolfo) i cui sconti rispetto al riferimento Brent rimangono interessanti. Peraltro, le quantità disponibili di tale classe di grezzi sembrano destinate a crescere ulteriormente, con conseguenti ricadute positive per i margini di raffinazione. Infatti, nel gennaio 2016, è stato sollevato l’embargo petrolifero contro l’Iran, che ha quindi già iniziato ad incrementare la produzione ed esportazione dei propri grezzi. Il Gruppo Saras sta proseguendo con successo un progetto di integrazione della propria Supply Chain (chiamato progetto “SCORE”), incentrato sullo stretto coordinamento tra le operazioni di raffineria e le attività commerciali. In tale ambito rientra anche la nuova società di Trading, operativa a Ginevra da inizio gennaio 2016, il cui fine principale è quello di sfruttare il proprio posizionamento in una delle principali piazze mondiali per il trading di commodities petrolifere, per cogliere il maggior numero possibile di opportunità, sia sul fronte degli acquisti di grezzi, che delle vendite di prodotti raffinati.

A Maggio il Cda ha approvato il Piano di “Stock Grant 2016 – 2018”, indirizzato ai Dirigenti con responsabilità strategiche e ad altre figure apicali del Gruppo, compresi i lavoratori autonomi. Il Piano viene istituto con le finalità di garantire il pieno allineamento degli interessi del top management a quelli degli azionisti, di attivare un sistema di incentivazione a lungo termine in grado di creare un forte legame fra retribuzioni, risultati aziendali conseguiti e creazione di valore per gli azionisti, di supportare la retention delle risorse chiave nel medio-lungo termine, e di garantire che il rapporto tra compensi basati su strumenti finanziari e altre componenti della retribuzione sia coerente con le prassi delle società quotate in Italia. Il Piano ha per oggetto l’assegnazione di Diritti all’Attribuzione di un numero massimo di 6.500.000 azioni ordinarie di Saras SpA al termine del triennio 2016 – 2018, entro il 30 giugno 2019, e subordinatamente al raggiungimento di due “Obiettivi di Performance” aziendale, ciascuno con un peso pari al 50% rispetto ai Diritti assegnati, e che verranno misurati nell’arco del triennio di vigenza del Piano.

  • Il primo Obiettivo di Performance è il “Total Shareholder Return“ (TSR (NasdaqCM: TSRI - notizie) ) di Saras SpA, calcolato rispetto ad un gruppo di aziende industriali (“peer group”) facenti parte dell’indice FTSE Italia Mid Cap. Il livello di conseguimento dell’Obiettivo TSR viene misurato in termini di posizionamento relativo.

  • Il secondo Obiettivo di Performance è calcolato come distanza assoluta rispetto al margine di riferimento prodotto da EMC (Taiwan OTC: 5299.TWO - notizie) (“Margine Benchmark EMC”), che rappresenta un indicatore di capacità operativa. La consuntivazione degli Obiettivi di Performance avverrà annualmente, per ciascuno degli anni di vigenza del Piano. Sulla base del livello di raggiungimento degli Obiettivi di Performance così consuntivati, per ciascuno dei tre anni del periodo di performance ciascun Beneficiario potrà maturare un numero massimo di Diritti pari a 1/3 del numero massimo dei Diritti totali ad egli assegnati. L’attribuzione delle azioni avverrà in ogni caso solo alla fine del periodo di performance.

Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online