Scandalo dati FB: a guadagnarci sarà la blockchain
Il disastro di Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) , vittima, almeno stando a quanto dichiarato dal suo numero uno Mark Zuckerberg, di una sottrazione di dati sensibili su oltre 50 milioni di profili, potrebbe avvantaggiare, agli occhi dell'opinione pubblica proprio la blockchain.
Il caso
Un duplice problema che è esploso proprio in questi giorni dopo che il New York Times e il Guardian hanno denunciato l'uso che la società di analisi Cambridge Analytica ha fatto dei dati personali di oltre 50 milioni di utenti di Facebook ai cui profili è riuscita ad avere accesso. Ma la cosa ancora più grave, e da qui il danno di immagine maggiore, è che a quanto pare Facebook fosse consapevole dell'abuso dal 2015 e nonostante ciò non solo non avrebbe allertato l'tenza ma si sarebbe accontentata solo di una rassicurazione da parte di Cambridge Analytica sul fatto che quei dati fossero stati cancellati. Cosa che, poi si è scoperto, non è mai avvenuta.
Le previsioni
Questa, almeno, la tesi difensiva adottata dal numero uno di Facebook, oltre che suo fondatore, Mark Zuckerberg, il quale, dopo un silenzio assordante di qualche giorno, ha deciso di indire una conferenza stampa in cui si dichiarava responsabile dell'errore e confermava "Abbiamo la responsabilità di proteggere i vostri dati". Troppo poco per evitare il crollo in Borsa.
Susan Och, senior fellow del think tank apartitico New America ha dichiarato alla Cnbc che il potere centralizzato è destinato a scomparire e che nonostante i recenti cali delle altcoin e la corrispondente volatilità, le criptovalute e la sottostante tecnologia blockchain potrebbero espandersi in un settore da $ 10 trilioni di dollari entro i prossimi 15 anni aiutati anche da un approccio mentale decentralizzato e dall'incremento del software open source.
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