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SCHEDA / Decreto lavoro, cambiano contratti a tempo, apprendistato

Un tecnico al lavoro in una sala controllo. REUTERS/Ismail Zitouny (Reuters)

ROMA (Reuters) - Il Senato ha oggi votato la fiducia al maxiemendamento sul decreto lavoro che recepisce le modifiche concordate dal governo con gli alleati di centrodestra Ncd e Scelta Civica, e il testo passa ora alla Camera per la terza e, salvo sorprese, ultima lettura per diventare legge entro il 19 maggio, pena la decadenza. Anche in prima lettura era stato necessario il ricorso alla fiducia a mostrare il percorso accidentato delle nuove norme su contratti a termine e apprendistato, prima gamba del Jobs act che dovrà essere completato dal ben più complesso disegno di legge delega. Con la delega si dovranno semplificare le forme contrattuali, oggi oltre 40, e riformare gli ammortizzatori sociali con l'introduzione del sussidio di disoccupazione universale e il superamento della cassa integrazione in deroga. Di seguito le principali norme del decreto: - Il contratto a termine può essere esteso fino ad un massimo di tre anni (dai precedenti 12 mesi) senza indicarne la causalità, cioè la ragione del rinnovo. Sono consentite al massimo 5 proroghe (dalle 8 iniziali). Salta l'obbligo di pausa tra un contratto e l'altro. La percentuale dei lavoratori con contratto a termine non deve superare il 20% dei dipendenti. - La novità introdotta in Senato per accontentare il partito di Angelino Alfano è che per le aziende che superano il tetto del 20% non è previsto più l'obbligo di assunzione del lavoratore, come nella versione uscita dalla Camera per volontà della sinistra Pd, ma una sanzione pecuniaria che cresce dal 20% al 50% della retribuzione in base alla gravità della violazione. Il tetto del 20% non varrà per i contratti a tempo stipulati dagli enti di ricerca mentre la 'acausalità' può protrarsi per oltre tre anni per attività "esclusiva" di ricerca. - In materia di apprendistato sale a 50 da 30 il numero di dipendenti che l'azienda deve avere affinché scatti l'obbligo di stabilizzare il 20% degli apprendisti; la formazione sarà mista, pubblica e privata. Ripristinato l'apprendistato a tempo determinato per le attività stagionali. - Novità anche nel preambolo che segna una sorta di trait-d'union con il ddl delega che completerà il Jobs act. Per volontà del relatore Pietro Ichino governo e maggioranza si impegnano a varare mediante la legge delega il codice semplificato del lavoro con la previsione del contratto a tempo indeterminato a protezione crescente. - Il decreto prevede sgravi contributivi pari al 35% per le aziende che nella crisi stipulino contratti di solidarietà. La misura è stata inserita anche per far fronte alla vicenda di Electrolux. (Francesca Piscioneri) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia