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Segnali poco incoraggianti a Piazza Affari: i titoli da valutare

Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Carlo Corradin, analista tecnico indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari e su diverse blue chips.

L'indice Ftse Mib è stato nuovamente respinto dall'area dei 17.000 punti imboccando la via del ribasso. Quali implicazioni ha questa mancata rottura per il nostro mercato?

Il movimento delle ultime giornate è un segnale moderatamente negativo più che altro per una prima discesa al di sotto della media mobile a 100 periodi. Se andiamo ad osservare l'andamento dell'ultimo mese abbondante notiamo che siamo ancora in una fase di lateralizzazione, ma se il Ftse Mib dovesse cedere anche la soglia dei 16.500 punti avrebbe come target l'area dei 16.000, ossia i minimi fatti segnare il 3 agosto scorso a livello intraday.

Lasciamo ancora aperta una finestra di mantenimento del trend laterale in atto da circa un mese, ma senza il breakout dei 17.000/17.150 punti non possiamo andare a spostare l'attenzione verso i 18.000.
Per il momento è meglio focalizzarsi sull'area dei 16.000, ceduta la quale verrebbe ad essere confermato il trend negativo di medio-lungo periodo e potrebbe riprendere vigore anche una negatività di breve con conseguente spostamento degli equilibri verso area 15.150/15.000 punti nella peggiore delle ipotesi.

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Cosa può dirci in merito all'attuale impostazione dell'Eurostoxx50 e dell'S&P500? Quali le attese nel breve per questi due indici?

L'Eurostoxx50 è stato respinto da quota 3.030/3.050 punti, a ridosso della media mobile a 200 periodi. Quella di ieri appare come una correzione per l'indice che da fine giugno mostra una serie di minimi e massimi crescenti. Rimane confermata la tendenza negativa dell'ultimo anno, ma rispetto al Ftse Mib questo indice ha dei supporti più consistenti a 2.925/2.920 punti ed è ancora molto vicino ai 3.030/3.050 punti, oltre i quali il livello di attenzione si sposterà a 3.100 prima e a 3.160 in seguito.

L'S&P500 ha sentito l'area dei 2.200 punti e una volta avvicinata sono scattate delle prese di beneficio. L'indice per il momento è in una fase neutro-positiva di brevissimo termine, ma la stessa è ampiamente positiva se andiamo a vedere l'ultimo mese e mezzo quando l'S&P500 è andato a testare l'area dei 2.000 punti per poi riprendersi con grande forza.

Il livello critico da mantenere è quello dei 2.160/2150 punti e fino a quando l'S&P500 rimarrà al di sopra di tale soglia sarà protetto, segnalando un livello di controllo del rischio a 2.120 punti, sotto cui l'indice andrà incontro ad una correzione ben più corposa di quella attuale.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario come valuta l'impostazione grafica di Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Banca Popolare dell'Emilia Romagna?

Ubi Banca arriva da una fase di lateralizzazione/consolidamento tra 2,3 e 2,29 euro e con la chiusura di ieri è andato ad interrompere questa fase e gioco forza la struttura tecnica è confermata negativa.
I volumi in crescita di ieri non sono un buon segnale, motivo per cui consiglio di evitare al momento Ubi Banca.

Un po' meglio Banca Popolare dell'Emilia Romagna che ha un andamento simile a quello dell'indice Ftse Mib. Il titolo ha messo sotto pressione la prima media mobile a 50 periodi che transitava in area 3,51/3,53 euro, ma si è riportato al di sotto di questi valori, aprendo così la porta ad un ritorno in area 3 euro.
Credo che Banca Popolare dell'Emilia Romagna abbia ancora un po' di margine per provare a contenere la negatività, a differenza di Ubi Banca che ha una struttura impostata negativamente.

Tra i titoli del settore assicurativo qual è il suo giudizio su Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) e UnipolSai (Amsterdam: UQ8.AS - notizie) ? Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Fino a quando Generali si manterrà al di sopra degli 11,4 euro avrà margine per contenere le vendite.
Un po' meglio UnipolSai che ha un buon livello di supporto a 1,46/1,45 e questo permette di proteggere quello un po' più importante a 1,4 euro. Su tenuta dei livelli attuali si potrebbero impostare posizioni per andare a testare i recenti massimi a 1,539/1,54 euro, senza escludere un ritorno a 1,7 euro dove transita la media mobile a 100 periodi.
Tanto Generali quanto UnipolSai nell'ultimo mese mostrano una struttura caratterizzata da massimi e minimi crescenti per cui almeno nel brevissimo l'impostazione è moderatamente positiva.

Qual è il suo giudizio su Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) che si mantiene per il momento al di sopra di quota 0,4 euro?

Saipem si è difeso bene nelle ultime sedute e anche in avvicinamento di area 0,4 euro si può accumulare con una certa prudenza, fissando uno stop sotto 0,375 euro. In caso di conferma della fase di consolidamento l'ideale sarebbe un ritorno al di sopra di 0,415 euro, oltre cui sposteremo l'attenzione verso 0,445/0,45 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Uno sguardo ad Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) che torna a 3,92/3,9 euro, potenziale area di accumulazione dove si potranno valutare degli ingressi long in maniera graduale.

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