Siria, inviato Onu a Damasco, ma speranze negoziati calano
BEIRUT (Reuters) - L'inviato internazionale per la pace in Siria Lakhdar Brahimi è stato impegnato oggi in colloqui a Damasco al termine di un tour in Medio Oriente per promuovere una conferenza di pace sulla Siria, ma le tensioni regionali hanno oscurato la sua missione. Brahimi ha visitato le capitali del Medio Oriente per discutere del programma di un vertice "Ginevra 2" da tenersi il 23 novembre, che dovrebbe servire a porre fine al sanguinoso conflitto civile in Siria dopo due anni e mezzo dal suo inizio. Ma le forze di opposizione non hanno ancora deciso se parteciperanno e gli stati del Golfo Arabo che sostengono i ribelli hanno assunto una posizione critica, dopo che sabato scorso lo stesso Brahimi ha detto che anche il rivale Iran, principale alleato del presidente siriano Bashar al-Assad, deve partecipare alla conferenza internazionale. Brahimi ha incontrato il vice ministro degli Esteri Faisal Mekdad a Damasco, ma non si sa se Assad abbia voluto riceverlo. Un alto dirigente turco ha detto che l'inviato Onu, nel corso di questa visita, non ha fatto pressioni per un accordo, ma si è limitato ad ascoltare e guardare, lasciando che a negoziare attivamente siano Mosca e Washington. Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia