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Situazione difficile sui listini statunitensi

Nelle ultime 2 settimane è stata impressionante la volontà dimostrata dai rialzisti di non cedere quasi mai la mano ai ribassisti, dimostrandosi subito pronti a riattivare i flussi in acquisto ad ogni accenno di correzione.Questo il punto di partenza della view di Antonio Landolfi Trader Master presso la Trading Room Academy (ant.landolfi@libero.it)

Piazza Affari sta gravitando intorno al suo prossimo livello, quello dei 21.600 punti. Quali attese per i prossimi giorni?

A distanza di poco più di un mese dall’ultimo articolo potremmo parafrasare il grande Totò quando in un noto sketch esclamava: “ragazzi, come passa il tempo!”. Infatti proprio nel nostro caso sembra passato un secolo in special modo per il nostro listino nonostante che quanto ipotizzato nell’articolo si sia puntualmente avverato. Quello che appare eccezionale sono i tempi e la modalità con cui tutto si è realizzato; se con i tempi possiamo esserci, in quanto l’approdo verso i target prospettati me lo sarei aspettato proprio verso la metà di maggio, è la modalità a sorprendermi in positivo. Era nell’aria infatti un aumento di forza relativa del nostro listino, ma forse non addirittura nei modi che un occhio attento ha potuto osservare nelle ultime 2 settimane in cui è stata impressionante la volontà dimostrata dai rialzisti di non cedere quasi mai la mano ai ribassisti, dimostrandosi subito pronti a riattivare i flussi in acquisto ad ogni accenno di correzione.

Con tale forza preponderante del nostro listino siamo ormai al target segnalato di 21440, ma prima di addentrarci nelle previsioni per i prossimi giorni e per capire come comportarci, occorre qualche doverosa riflessione:

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  1. innanzitutto occorre rimarcare che non ci sono né figure, né modelli di inversione su nessun time-frame di medio periodo, pertanto avendo raggiunto un ulteriore step rialzista dobbiamo alzare sia il time-frame sul quale cercare supporti, che quindi diventano più granitici, sia quello sul quale cercare resistenze che al contrario diventano sempre meno e più vulnerabili;

  2. qualora la cosa fosse sfuggita ai più, gli indici FTSE MID CAP, SMALL CAP e FTSE STAR hanno registrato nuovi massimi storici, quindi vista anche l’assenza, come detto, di figure di inversione, ciò garantisce anche in caso di correzioni un successivo ritorno sui massimi almeno per questi indici sui quali ovviamente non possiamo avere ancora resistenze degne di questo nome.

Quindi è solo il FTSE MIB 40 ovviamente appesantito dalle banche e dai finanziari a lottare per risalire la corrente. E’ quindi ancora una volta dal FTSE MIB banche che bisogna ricercare la chiave di volta dei movimenti futuri: infatti tale indice è in un punto cruciale poiché o si ferma subito e si porta sotto 11170 ed 11100, oppure è destinato a proseguire ancora la sua corsa fino a 12360 punti con un margine ulteriore di upside di circa il 9%. Ciò si traduce perfettamente sul future sul nostro indice nella resistenza immediata di 21440 che in realtà dobbiamo/possiamo estendere a 21860-21900 che è la vera resistenza prima del target più importante di 22650. La citata area dei 21860-21900 è l’unica del resto dove provo anche dei piccoli short seppure con stop ristretto a 22030 e target 20660. Completamente opposta ovviamente l’operatività long che secondo me è ancora largamente da preferire in special modo sui supporti di 20660, primo buy, e poi sul fondamentale 20140 che dovrà rimanere assolutamente inviolato per conservare del tutto l’impostazione long. Quindi, appunto, buy 20660 e 20140 con stop largo 19620 per il target importante di 21860 e poi 22650.

Quali i titoli da monitorare sul listino italiano?

Tutto quanto suesposto trova un perfetto riscontro nei titoli dove per la maggior parte sono da preferire, seppur con qualche eccezione, i titoli delle MID o SMALL CAP tra cui: AEFFE (Milano: AEF.MI - notizie) buy 1,445-1,495, stop 1,35, target 1,775; Autogrill (Milano: AGL.MI - notizie) buy 10,28, stop 9,85, target 11,55; Banca Generali buy 27,40, stop 26,70, target al di sopra di 28,90; ed anche buy a 26,84, stop 26,40, stesso target; Banca Ifis (Londra: 0NBX.L - notizie) buy 32,85, stop 29,10, target 37,50; Beni stabili (Londra: 0OF3.L - notizie) buy 0,5930, stop 0,5880, target 0,6860; Diasorin (EUREX: 3242311.EX - notizie) buy 65,7, stop 63,90, target 75,90; ed ancora buy 62,30, stop 59,70, target 70,80. Per il momento non mi posizionerei sul titolo Banca Popolare dell’Emilia Romagna e farei molta attenzione al titolo Fincantieri se chiude il mese di maggio vicino a 0,90.

E' possibile fare una panoramica sul resto d'Europa e sugli indici più interessanti?

Al pari di quanto prospettato per il nostro future, anche quello sull’indice tedesco DAX30 ha rispettato il supporto ipotizzato e rompendo gli indugi ha prepotentemente rotto il massimo storico accelerando fin verso i 12800 punti. La successiva lateralità di questi giorni sembra ormai volgere al termine e tale future deve ora rispettare il supporto dei 12725 punti e provare ad accelerare, altrimenti sembra obbligato un ritorno a testare il precedente massimo di 12430 e forse gli 11930 (ma ci credo poco…). Per cui su questo future è obbligato il buy a 12725 con stop ravvicinato 12660 e target nuovi massimi assoluti; così come è altresì obbligato anche il buy a 12430con stop stretto 12329 e target minimo 12830.

Sembra strano, ma nonostante l’impostazione dell’indice la situazione dei titoli è più complessa e non abbondano i buy che limito a: Adidas (IOB: 0OLD.IL - notizie) buy 149,10, stop 141,70, target 173,10; Daimler (IOB: 0NXX.IL - notizie) buy 56, stop 54,90, target 68,10; Deutsche Telekom (IOB: 0MPH.IL - notizie) buy 17,16 e 16,90, stop 16,70, target 21,40; Merck (Londra: 0O14.L - notizie) buy 108,10, stop 103,90, target 122.

Sono diversi i titoli su questo listino sui quali prestare attenzione e quindi tenersi alla larga da BASF, BMW (EUREX: BMWE.EX - notizie) , Bayer (IOB: 0P6S.IL - notizie) che ha una resistenza importante a 122 e in special modo evitare il titolo Thyssenkrupp (IOB: 0O1C.IL - notizie) .

Sul listino francese CAC40 possiamo trovare qualche titolo interessante come Carrefour (Londra: 0NPH.L - notizie) buy 22,30-22,56, stop 22,13, target 25,78 e Danone (Londra: 0KFX.L - notizie) buy 65,68, stop 64,30, target 70. Su tale listino sono anche interessanti i titoli Pernod Ricard (TLO: RI-U.TI - notizie) e Sanofi (Londra: 0O59.L - notizie) .

Mi sembra doveroso suggerire di fare per il momento attenzione a quello che è stato uno degli indici più in forma e cioè lo spagnolo IBEX35 che era fuoriuscito da un canale e da un livello di resistenza importanti e ci sta rientrando (generando quindi un segnale non proprio rassicurante).

Come se ciò non bastasse i bancari di tale listino mi sembrano i peggio impostati tanto che mi sento di poter consigliare di stare alla larga dai titoli BBVA (Londra: 931474.L - notizie) e CAIXA BANK. A riprova della perdita di momentum di tale indice occorre citare anche la cattiva impostazione del colosso Arcelor Mittal e la considerazione che sembrano in fermento e da sovrappesare in tutta Europa i titoli telefonici (perfino la nostra derelitta Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) !) con la sola eccezione della spagnola Telefonica (Londra: 826858.L - notizie) . Su tale listino rimane interessante la conglomerata INDITEX (Amsterdam: IT6.AS - notizie) almeno fintantoché non rompe il supporto di 35,10.

Qual è la situazione a Wall Street?

Più difficile e variegata la situazione sui listini americani dove ai nuovi record inanellati dal Nasdaq (Francoforte: 813516 - notizie) ed in modo limitato dall’S&P500, fanno da contraltare le difficoltà dell’indice Dow Jones Transportation che non è ancora riuscito a ritestare la resistenza fondamentale di 9490 punti e del future sul più completo RUSSEL 2000 che non riesce a superare i suoi massimi e che ora deve decidersi velocemente a superare i 1424 punti pena il veloce ritorno a 1343. Pertanto rimango in attesa su tali indici di indicazioni più nette.

Su tali listini prevalgono maggiormente anche sui titoli i consigli negativi mentre per gli acquisti si distinguono: Alexion buy al superamento di 126,7, stop 121, target 141,20; Gilead Sciences (NasdaqGS: GILD - notizie) buy 57,80, stop 54,64, target 83,90; Wal-Mart buy 73,45, stop 72,30, target 81,80. Fra i titoli da evitare certamente la Twenty First Century Fox, l’ATT, Ford, General Electric (Euronext: GNE.NX - notizie) e General Motors (NYSE: GM - notizie) . Farei anche attenzione al titolo Berkshire Hathaway (Sao Paolo: BERK34.SA - notizie) e ciò rafforza i dubbi sull’intero indice.

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