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La solita vittima: il piccolo investitore

Un giorno, quando si studierà questo bull market che da nove anni ci fa compagnia con le sue copiose plusvalenze, si esaminerà il comportamento dissociato di una larga fetta di investitori, che di questa eccezionale esperienza ha raccolto le briciole. L'approccio delle ultime settimane è esemplare: materia di psicanalisi, diremmo. Per buona parte dell'anno il declino dei rendimenti obbligazionari è stato visto come prova di una pressione deflattiva tutt'altro che sopita; anticipazione di una contrazione del ciclo economico che avrebbe travolto i listini azionari. L'economia invece ha confermato globalmente il suo fulgore, e ora che i rendimenti puntano verso l'alto, si denuncia la minaccia che maggiori tassi di interesse possano impattare sulla ripresa economica, facendo addirittura crollare il mercato azionario.

Un'altra prova? in estate si segnalava con una certa insistenza il comportamento dicotomico fra Dow Jones Industrial, anomalmente sui massimi storici (stando alla consueta stagionalità); e il Dow Transportation, in vistoso ripiego: una "divergenza da Dow Theory". D'accordo, se ne poteva discutere: magari esaminando statisticamente la questione si poteva giungere a conclusioni difformi da quelle formalizzate oltre un secolo fa. Succede però che nel frattempo il Dow Transportation risale, realizza nuovi massimi storici, conferma l'uptrend del Dow Industrial, e produce secondo teoria un nuovo segnale: d'acquisto, questa volta. Silenzio imbarazzato, asimmetria valutativa e dissonanza cognitiva a tutto spiano.

Ecco, malgrado per tutto quest'anno - e negli anni passati - siano stati forniti copiosi incoraggiamenti, sotto forma di evidenze statistico-quantitative di prospettive di crescita dei listini azionari; ciò che lascia sconcertati è la pochezza delle argomentazioni del campo avverso. Affinché il mercato non entri in un loop speculativo sarebbe necessario ragionare su basi oggettive, segnalando il deterioramento che pur su alcuni fronti minoritari si manifesta; anziché trincerarsi in una battaglia di retroguardia che fa sempre la solita vittima: il piccolo investitore.

Nota. Il presente commento è un estratto sintetico del Rapporto Giornaliero, pubblicato tutti i giorni entro le 8.20 da AGE Italia; pertanto eventuali riferimenti a studi tecnici vanno intesi riferiti ai grafici ivi riportati.

Autore: Gaetano Evangelista Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online