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STM: brutte notizie dagli Usa, ma alcuni broker sono bullish

A Piazza Affari tornano le vendite su STM (Shenzhen: 000892.SZ - notizie) che ieri aveva provato a reagire, strappando un rialzo di poco superiore al mezzo punto percentuale, dopo aver lasciato sul parterre oltre il 3,5% del suo valore venerdì scorso. Oggi il titolo ha avviato gli scambi in calo e continua a muoversi in territorio negativo, mostrando una maggiore debolezza relativa rispetto all'indice di riferimento. Mentre scriviamo STM passa di mano a 18,39 euro, con una flessione dello 0,54% e oltre 2,4 milioni di azioni scambiate, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 5 milioni di pezzi.

STM arretra ancora con negatività settore high-tech

La discesa di STM ha avuto origine nei giorni scorsi, basti pensare che la passata settimana le quotazioni hanno lasciato sul parterre oltre il 10%. Una negatività che prosegue anche oggi sulla scia della negativa chiusura di ieri del Nasdaq Composite.

L'intero settore high-tech viene penalizzato dopo il via libera del Senato alla riforma fiscale voluta dal presidente Trump, che contempla minori benefici per il comparto tecnologico rispetto ad altri.

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Apple (NasdaqGS: AAPL - notizie) farà a meno dei fornitori di chip per l'iPhone?

Ad alimentare le vendite su STM contribuiscono anche le indicazioni arrivate ieri da un comunicato stampa emesso da Dialog Semiconductor (Londra: 0OLN.L - notizie) . Nella nota sono confermate in parte le indiscrezioni apparse la scorsa settimana sul quotidiano Nikkei. Dialog Semiconductor ha riconosciuto che Apple ha sviluppato le capacita? per internalizzare il disegno dei circuiti integrati per la gestione energetica dell’iPhone.

Dialog non si aspetta cambiamenti nelle forniture dalla società della mela morsicata, che rappresenta oltre il 50% del suo fatturato, nel 2018 e probabilmente neanche nel 2019, ma e? probabile che dal 2020 la situazione cambi ed Apple prenda il controllo del designa dei circuiti integrati per la gestione energetica dell'iPhone.

Secondo il management la decisione di aumentare il controllo sui componenti dell’iPhone (oggi Apple disegna internamente il processore core e l’interfaccia grafica) sarebbe legata al continuo consolidamento nel settore dei semiconduttori.

Equita SIM e Credit Suisse (IOB: 0QP5.IL - notizie) caute sul titolo

Gli analisti di Equita SIM ritengono che la notizia sia negativa per tutti i fornitori di semiconduttori di iPhone, inclusa STM, la cui esposizione ad Apple secondo la SIM milanese è poco sotto il 10% del fatturato.
Non cambia così la strategia suggerita dagli analisti che sulle azioni della società italo-francese mantengono invariata la raccomandazione "hold", con un prezzo obiettivo a 20,3 euro, valore che offre un potenziale di upside di oltre il 10% rispetto ai livelli correnti di Borsa.

Ad avere una view cauta su STM è anche Credit Suisse che non più tardi di ieri ha reiterato il rating "neutral", con un target price a 19,5 euro. Una conferma che giunge dopo la conferenza Tmt (Shanghai: 600458.SS - notizie) che si tiene ogni anno in Arizona, cui ha partecipato anche la società italo-francese e dalla quale è emerso un sentiment positivo per le aziende di semiconduttori.

Bullish la strategia di Barclays (Londra: BARC.L - notizie) e JP Morgan

Ben diversa la strategia suggerita da Barclays che, sempre ieri, ha rinnovato l'invito a sovrappesare STM in portafoglio, con un fair value alzato da 20 a 21,5 euro, in seguito ad un incremento delle stime riferite al 2018 e al 2019.
Il broker si aspetta che la forte performance del gruppo prosegua anche nei prossimi due anni e ha fiducia nel fatto che STM riesca a raggiungere la guidance del quarto trimestre di quest'anno.

A scommettere sulle azioni della società italo-francese è anche JP Morgan che conferma STM tra le sue top pick, con una raccomandazione "overweight" e un prezzo obiettivo molto allettante a 26 euro.
La banca americana prevede che il prossimo sarà un altro anno buono per il gruppo di Bozotti che a detta degli analisti è sulla strada giusta per registrare un incremento della redditività a doppia cifra quest'anno.

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