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A Strasburgo addio a Sassoli, domani l'elezione di Metsola

epa09691496 Secretary of the Democratic Party Enrico Letta delivers a speech during a ceremony to honour the memory of Parliament’s President David Sassoli, who passed away on 11 January, at the European Parliament in Strasbourg, France, 17 January 2022.  EPA/JULIEN WARNAND (Photo: JULIEN WARNANDEPA)
epa09691496 Secretary of the Democratic Party Enrico Letta delivers a speech during a ceremony to honour the memory of Parliament’s President David Sassoli, who passed away on 11 January, at the European Parliament in Strasbourg, France, 17 January 2022. EPA/JULIEN WARNAND (Photo: JULIEN WARNANDEPA)

“Comandante di una nave in mezzo alla tempesta, è riuscito a far sopravvivere la nave e l’equipaggio”, dice Emmanuel Macron, descrivendo le battaglie europeiste di David Sassoli negli anni di massima esplosione dei movimenti nazionalisti. “Un costruttore di ponti”, lo descrive il presidente del Ppe Manfred Weber. Aveva un “modo di partecipare alla vita politica non da cinico, non da interessato. Aveva idee forti con modi gentili”, sottolinea il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. “Abbiamo perso un compagno, un amico, un politico esemplare”, dice la presidente dei Socialisti&Democratici Iratxe Garcia Peres nel suo caldo e commosso tributo alla memoria di David Sassoli nell’aula dell’Europarlamento a Strasburgo.

Per il presidente scomparso una settimana fa, il cordoglio è decisamente bipartisan. Domani l’elezione del successore: senza sorprese, sarà la Popolare maltese Roberta Metsola, raggiunto l’accordo con Socialisti e liberali di Renew Europe.

È proprio Metsola, prima vicepresidente del Parlamento Europeo, a presiedere la seduta, alla presenza della moglie di Sassoli, Alessandra, e i figli, Giulio e Livia. Presente il premier Mario Draghi: anche lui, come gli eurodeputati socialisti, ha una rosa bianca sul banco. Metà emiciclo è punteggiato di bianco floreale, scelta del gruppo di appartenenza del presidente per ricordare il suo impegno da cattolico progressista in un gruppo politico ispirato al movimento di studenti contro la dittatura del nazionalsocialismo in Germania.

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Tocca a Enrico Letta il discorso di apertura in memoria di Sassoli, leader che riusciva a far passare il messaggio che “l’Europa non è solo direttive, istituzioni, acronimi, ma anche persone, anime, cuori, sorrisi e anche lacrime”, dice il segretario del Pd. Inevitabile il riferimento alla questione che impegna il dibattito politico attuale in Italia: l’elezione del presidente della Repubblica. Inevitabile citare “le voci di chi pensa che proprio David sarebbe stato quel Presidente da eleggere. Voci di ogni orientamento politico”, dice Letta, che poi rivela: “Io, parlando di questo tema con lui stesso un mese fa, registrai il suo sorriso e una frase che tengo nel mio cuore”.

La battaglia di Sassoli “contro la povertà, l’ingiustizia, l’isolamento ci darà l’esempio - dice Metsola parlando in italiano - questa assemblea onorerà il suo operato, farà tesoro della sua eredità”. Parole che indicherebbero una continuità con la presidenza appena conclusa. Chissà se serviranno ad arginare i malumori tra i liberali nei confronti di Metsola, eurodeputata dei Popolari maltesi, convinta anti-abortista.

Ad ogni modo, l’indicazione del gruppo ‘macroniano’ è di votare per lei. I Verdi invece si chiamano fuori: sosterranno fino all’ultimo la loro candidata svedese di origini africane Alice Bah Kuhnke. Insomma, al termine di trattative durate settimane, Metsola ha sulla carta 421 consensi (contando i 100 di Renew, i 177 del Ppe e i 144 dei Socialisti&Democratici). Molti voti mancheranno all’appello, è la previsione di diverse fonti parlamentari, ma l’accordo raggiunto dovrebbe essere sufficiente a salvaguardare la cosiddetta ‘maggioranza Ursula’ dall’assalto sovranista. Ecr, il gruppo che include gli eletti di Fratelli d’Italia, sosterrà il suo candidato, il polacco Kosma Zlotowski. I leghisti, con tutta Identità e democrazia, sono fuori dai giochi con Metsola. La sinistra della Gue invece ha candidato la spagnola Sira Rego.

Per la cronaca, Nel 2019 Sassoli fu eletto con 345 voti. L’accordo tra Ppe, socialisti e liberali sul nome di Metsola è stato trovato intorno a parole d’ordine tese a non provocare grossi traumi alla vita parlamentare, dopo la scomparsa del leader Dem: difesa dello stato di diritto, dei diritti delle donne, diritti sociali e anche sulle regole fiscali da rivedere prima che torni in vigore il vecchio Patto di stabilità. Questo il patto, almeno a parole.

Nell’aula di Strasburgo non c’è Ursula von der Leyen: il suo autista ha il covid, la presidente della Commissione Europea, già in viaggio per la città alsaziana, è costretta a tornare a Bruxelles per mettersi in quarantena fiduciaria. Nel tweet, anche lei sfoggia una rosa bianca in ricordo di Sassoli. Ma in aula, anche chi ha scelto di non portare rose, perché politicamente lontano dai movimenti anti-fascisti, spende parole positive per il presidente scomparso. “Non avevamo una visione politica affine - ammett il presidente di Identità e Democrazia, il leghista Marco Zanni, intervenendo in aula - ma abbiamo sempre avuto una rispettosa consapevolezza che figure come la sua danno lustro alla politica tutta”. Era un “uomo serio, rispettoso dei suoi interlocutori”, dice Raffaele Fitto di Fratelli d’Italia.

Una piccola orchestra intona l’inno dell’Ue, l’Inno alla gioia di Beethoven, nel finale di una cerimonia composta, quasi fredda, dopo una settimana di lacrime. Aurevoir, Monsieur le Président.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.