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Svizzera stilerà limiti immigrazione entro marzo 2016 in assenza accordo con Ue

ZURIGO (Reuters) - Il governo svizzero ha in programma di delineare unilateralmente dei limiti all'immigrazione entro marzo dell'anno prossimo, se non dovesse riuscire a raggiungere un accordo con l'Unione europea sulla libera circolazione delle persone. Lo ha detto la presidente della Confederazione elvetica Simonetta Sommaruga. Nel febbraio dell'anno scorso gli elettori svizzeri hanno votato a favore dell'introduzione di quote sull'immigrazione. L'esito della consultazione popolare è difficilmente conciliabile con i trattati esistenti tra Svizzera e Unione europea che garantiscono la libera circolazione dei lavoratori europei in svizzera. Circa 1,3 milioni di cittadini europei vivono in Svizzera e 300.000 varcano quotidianamente il confine per lavorare. La strada unilaterale, ha detto Sommaruga nel corso di una conferenza stampa a Berna, non è quella preferita dal governo ed è carica di incertezze legali. "Non è chiaro che misure adotterebbe l'Unione europea", ha sottolineato Sommaruga, spiegando come la strada prediletta resti quella negoziale, che consenta di arrivare ad un accordo con l'Ue su una "clausola di protezione". I legislatori svizzeri hanno tempo fino al 2017 per adeguare l'esito del referendum dell'anno scorso con i trattati in essere con l'Unione europea, principale partner commerciale del paese, che potrebbe reagire alla decisione, danneggiando l'economia di Berna. Il ministro degli Esteri Didier Burkhalter, presente in conferenza stampa, ha affermato che la Svizzera è preparata ad affrontare una sospensione degli accordi bilaterali con Bruxelles, che comprendono anche la circolazione di merci e capitali. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia